CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Cronaca Catania : via Asiago seconda puntata – CORSETTI LUIGI AGATINO, il presunto cecchino ancora in carcere. Cosenza Alessio, il presunto complice, sempre ai domiciliari, ieri ha compiuto 24 anni
Pubblicato il 22 Luglio 2014
Redazione Iene Sicule
Il presunto cecchino di via Asiago, CORSETTI LUIGI AGATINO, pare sia il “gemello”, pure lui di Catania, vincitore del torneo Italiano di poker open (IPO) per il 2013, svoltosi nel maggio di quell’anno a Campione d’Italia. Titolo che ha fruttato al “gemello”, Luigi Agatino Corsetti, secondo quanto pubblicato dai siti specializzati, 180.000 euro. La foto del campione IPO 2013, “gemello” del presunto cecchino, CORSETTI LUIGI AGATINO, ripresa dai siti specializzati la riproponiamo a corredo del servizio.
Probabilmente la protezione della privacy ai presunti delinquenti, è il primo passo per consentire ad abili avvocati, unito magari alle “distrazioni” di certa stampa, la possibile banalizzazione dei gravi reati di cui sarebbero responsabili, miniturializzandoli magari a semplici atti di bullismo se non della bravata di annoiato ragazzo della “Catania bene”? Noi, in solitudine, vigileremo con le “armi” della cronaca documentata, che ciò non accada.
Un’ ultima notazione rivolgiamo a quelle testate telematiche catanesi che si sono dichiarate “d’inchiesta”. Non crediamo, pur nella consapevolezza, noi di Ienesicule, di essere bravi cronisti, di essere gli unici depositari delle generalità complete del presunto cecchino e complice. Ci chiediamo piuttosto: forse che la pubblicazione di certi argomenti è vincolata al “nulla osta” degli editori proprietari super campioni nella sottoscrizione dei protocolli di legalità? E ancora: crogiolatevi nel numero milionario di accessi, autoreferenziatevi per l’apertura di redazioni in tutta la Sicilia, dichiaratevi giornali d’inchiesta, ma, forse, se arriva possibilmente, un “niet ” per certe notizie, buoni, buoni, ve ne state tranquilli ad aspettare che la coltre di silenzio cali sulla cronaca?
Riempitevi la bocca nella convegnistica ad hoc, a base di “LIBERA”informazione!
Siamo tornati forse agli anni Ottanta? Se il quotidiano “La Sicilia” non pubblicava la notizia, il fatto era come se non fosse accaduto!



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