Dopo Unicost, anche l’ANM esprime solidarieta’ ai colleghi magistrati dopo le esternazioni del sindaco Stancanelli


Pubblicato il 12 Luglio 2012

di iena giudiziaria

Dopo l’Unicost, che per bocca del rappresentante distrettuale, Angelo Busacca, ha preso posizione nei confronti delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Raffaele Stancanelli nella nota conferenza stampa successiva al rinvio a giudizio, adesso anche l’Associazione Nazionale Magistrati(ANM) esprime solidarietà ai magistrati attaccati dal sindaco e prende le distanze con forza dalle dichiarazioni dell’infuriato primo cittadino. Ecco la nota dell’Anm.

La giunta distrettuale dell’Anm di Catania “esprime profonda sorpresa e viva preoccupazione per le forme, i toni ed i contenuti delle dichiarazioni del sindaco, avvocato Raffaele Stancanelli, nella conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi in esito al suo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio”. Secondo l’organismo di rappresentanza dei togati “nella circostanza sono state diffuse esternazioni inaccettabili, che travalicano i limiti del diritto di critica e di difesa nella parte in cui si concretano nell’accusa, palesemente infondata, di un uso distorto e strumentale delle funzioni giurisdizionali per arrecare nocumento all’imputato sul piano politico e personale”. Per questo l’Anm “respinge fermamente il tenore di accuse siffatte la Magistratura catanese rivendica con orgoglio il quotidiano impegno di tutti i suoi componenti nell’esercizio imparziale e trasparente della giurisdizione”.

Secondo l’Anm sono “assolutamente inammissibili le reiterate sollecitazioni rivolte ai rappresentanti di vertice delle locali istituzioni giudiziarie affinche’‚ intervengano con non meglio precisate iniziative chiarificatrici”. Dichiarazioni che l’Anm definisce “inauditamente gravi” perche” “provenienti da chi, avvocato per professione, esprime attualmente in piú alto grado la rappresentanza cittadina”. L’Anm esprime “piena solidarieta” ai colleghi ingiustamente attaccati, che, come sempre hanno fatto, continueranno a svolgere con serenità le loro funzioni”. E auspica che il “non commendevole episodio possa ascriversi esclusivamente ad un momento di comprensibile umano rammarico per la vicenda giudiziaria in cui il sindaco di Catania risulta coinvolto e che lo stesso, di cui e’ noto il personale equilibrio (peraltro esemplarmente manifestato anche nella circostanza, con le dichiarazioni rilasciate nell’immediatezza del rinvio a giudizio, prima della conferenza stampa) possa serenamente attendere, come tutti i cittadini, alla sua personale difesa nella sede propria del giudizio, con incondizionata fiducia nella correttezza ed imparzialità dell’organo giudicante”.


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