Editoria, Cianciopoli: l’ “impero” come il Titanic


Pubblicato il 28 Giugno 2013

di Iena digitale

Il gruppo Ciancio è come il Titanic, dirigenti e responsabili continuano a godere dei privilegi, mentre decine di dipendenti sono stati costretti a subire la riduzione dello stipendio e altri ancora sono stati licenziati. Per non parlare degli operatori di ripresa free lance, malpagati e creditori. E dalle voci che circolano il peggio deve ancora arrivare. Notizie, non confermate, di accorpamenti, cessioni o chiusura, si rincorrono da tempo. Sarà vero? Intanto si è proceduto ad un trasloco di dipendenti (quelli di Telecolor) i quali sono stati letteralmente stipati nello storico palazzo del quotidiano La Sicilia. Sarà forse un modo per fargli rendere conto che molti sono di troppo? A breve, si dice, accadrà la stessa cosa anche con la redazione di Telecolor. L’operazione potrebbe essere il primo passo per unificare le redazioni delle due importanti redazioni, quella di Antenna e quella di Telecolor, e metterle nelle mani della direttora, la quale pare stia facendo vedere i sorci verdi ad assunti e collaboratori. Ma saranno solo malelingue! Si sa: “u cutticchiu a Catania si feti”.Per il gruppo Ciancio è un periodo nero: La pubblicità ha avuto un calo vertiginoso e l’emorragia di clienti non accenna a diminuire e investe tutti i mezzi: radio, tv, giornale e cartellonistica. Una crisi senza precedenti che preoccupa il grande vecchio. In tutta questa situazione alcuni privilegiati continuano a godere dell’auto di servizio, con tanto di carburante pagato da Ciancio, di orari extra elastici e settimana corta, del telefono aziendale e, si dice, anche dei buoni pasto. Insomma nel gruppo Ciancio c’è chi è già annegato, chi è con l’acqua alla gola e chi invece continua a far festa. Pensionati ancora occupati e giovani con contratti precari. Alla faccia della crisi! Voci non confermate, però, dicono che Ciancio abbia chiesto ad un personaggio esterno di verificare lo stato di salute del gruppo e trovare soluzioni. Sarà vero? Si taglieranno i rami secchi?E a proposito di crisi a fine mese chiuderà Tele D. A quanto pare si fermerà solo l’informazione. La decisione sarebbe legata alla minore visibilità dopo il passaggio al digitale terrestre, al calo della pubblicità e alla mancanza di provvedimenti regionali per il sostegno all’editoria. Tutto ciò a ruota potrebbe fare altre vittime, piccole e grandi, anche alla luce della riassegnazione delle frequenze prevista tra alcuni mesi. Per il resto tutta l’editoria catanese è in grande sofferenza. Lo sono radio e tv, lo sono anche i giornali on-line che, salvo i beneficiati dal “Sistema Giacchetto”, risentono della mancanza di pubblicità.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

Tra le molteplici priorità che caratterizzano l’impegno di ANAFePC (Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della cultura), oltre ad occuparsi di dare voce alla tutela dei diritti dei cittadini, alla qualità dei servizi pubblici e privati e alla promozione del lavoro, emerge con forza la problematica del caro voli da e per la Sicilia. In […]

1 min

Catania – Nell’ambito dell’attività concertistica “Fuorischema 2025”, progetto artistico del maestro Salvatore Daniele Pidone, il Centro culturale e teatrale Magma di Catania, diretto da Salvo Nicotra, con la Parrocchia Santa Maria della Salute ed in collaborazione con il Centro culturale e musicale Antonio Lauro, proporrà venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 19, nel Salone Parrocchiale […]

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]