CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Editoria sicula ed Elezioni: Lombardo ha sponsorizzato Michela Giuffrida?
Pubblicato il 17 Aprile 2014
di Iena Megafono
L’uomo di collegamento tra il gruppo Ciancio e Leanza si chiama Andrea Lombardo. E’ il figlio di un vecchio politico democristiano, Nino Lombardo. Andrea, amico intimo di Lino Leanza, è arrivato al gruppo Ciancio grazie al compianto Enrico Escher, che ha avuto il merito di aver pensato e lanciato il multimediale del gruppo. Ad un certo punto, però, pare che Escher sia stato messo da parte e il suo posto occupato da Andrea Lombardo che nel frattempo era diventato intimo di Angela Ciancio. E’ Lombardo il raccordo con Leanza ed è lui che probabilmente ha coordinato l’operazione candidatura della direttora. Che ci sia l’appoggio del gruppo è testimoniato dal fatto che mentre il sito lasiciliaweb.it ieri in apertura aveva una grande fotonotizia con la faccia di Michela Giuffrida, lasicilia.it dava un risalto diverso. La ragione di ciò è molto semplice: i due siti, sostanzialmente uguali, sono gestiti uno da Angela Ciancio e da Sicilia multimedia e l’altro da Domenico Ciancio e quindi dal quotidiano La Sicilia. Una piccola guerra interna tra sorella e fratello. I due, si dice, sarebbero ai ferri corti da tempo. La cosa che li accomuna è il patrimonio e il fatto che entrambi non hanno l’esperienza necessaria per gestire i tanti interessi. I consiglieri di turno fino ad ora hanno lavorato soltanto per assicurarsi il proprio lauto stipendio e i propri piccoli e grandi privilegi. A farne le spese per il momento sono stati i lavoratori:quelli licenziati, quelli messi in cassa integrazione e quelli costretti a firmare i contratti di solidarietà. Al giornale nessuno pensava che sarebbe accaduta una cosa del genere. Ma presto, gira voce, la proprietà potrebbe dare il ben servito a quanti hanno lauti stipendi ma non producono nulla.



Lascia un commento