Edizione straordinaria, il sindaco Stancanelli tiene fuori dall’incontro della sua amministrazione gli oppositori Licandro e D’Agata! Il primo: “la cultura fascista del primo cittadino è disgustosa”; il secondo: “subito sit-in di ‘Cittàinsieme’ ”


Pubblicato il 23 Aprile 2016

Episodio di intolleranza stamane. Un tipico esempio della cultura reazionaria ormai dilagante!

di iena democratica doubleface

La destra che governa –male- Catania offre ogni giorno spunti di riflessione e di indignazione. Che,puntualmente, le forze del progresso, la società civile varia e assortita, la sinistra varia ed eventuale, colgono al balzo. Un po’ come Pelè nel palleggio con le arance.

Ebbene, stamane, a San Leone, in periferia, in un centro comunale, cioè di tutti, adibito ad una risibile parata propagandistica (secondo la tipica cultura della destra), è accaduto un fattaccio: due dei massimi esponenti dell’opposizione al governo della destra e dei suoi accoliti reazionari, i democratici Orazio Licandro e Rosario D’Agata, il primo comunista docente, il secondo garantista avvocato, sono stati fermati sull’uscio del centro dal diktat del destro Stancanelli.  

Solo l’intervento del Questore ha consentito loro, dopo lunga attesa, di partecipare all’evento.

Fermare due esponenti dell’opposizione, non farli entrare (con motivazioni risibili, tipo “è un evento ad inviti”), magari solo per un timore di qualche contestazione (civile e democratica come sempre accade alle forze del progresso) è veramente atto disdicevole. Per taluni, uno scandalo.

“Cittàinsieme” è subito intervenuta con un comunicato in cui si stigmatizza il comportamento “irragionevole, che esprime una cultura antidemocratica, del sindaco Stancanelli”.

“Libera” ha espresso “solidarietà democratica” a Licandro e D’Agata “fermati dalla cultura fascista di Stancanelli”. Il comitato “per la partecipazione e la democrazia quando governa la destra” ha attaccato: “proprio a pochi giorni dal 25 aprile Stancanelli fa vedere di che pasta è la sua cultura. Massima solidarietà democratica al compagno Licandro e al progressista D’Agata”.

I due esponenti dell’opposizione democratica hanno reagito. Licandro, che come suo costume non  guarda in faccia a nessuno, ha dichiarato all’agenzia Ansamai: “è disgustoso. Questa destra becera, questa destra reazionaria, questa destra in bianco ma in realtà in nero, offre spettacoli disarmanti. Teniamo alta la vigilanza democratica.”

Rosario D’Agata, dal canto suo, intervistato dal “Gazzettino del Bianco in nero” ha affermato: “Chiederemo conto e ragione del comportamento del sindaco. Il consiglio comunale dovrà essere informato. Noi non guardiamo in faccia nessuno, talora nemmeno a noi. Questa destra non ci fermerà. Posso anticipare, in autonomia, che ‘Cittàinsieme’, in autonomia, organizzerà un sit-in sotto Palazzo degli Elefanti. La misura è colma”.

Enzo Bianco, fuori Catania per lavorare, come al solito, per la sua città, ha fatto sapere che la Catania democratica non si fa intimorire, che il sentire –laico, repubblicano e agatino- di tanti sarà l’antidoto a queste manifestazioni intolleranti della destra.

 

Ps: come fatto altre volte, abbiamo –in modo surreale, paradossale- fatto satira su un fatto grave avvenuto stamane a San Leone alla parata del sindaco Bianco: Maurizio Caserta e Matteo Iannitti sono stati lasciati fuori dal centro a lungo. Prima dell’intervento del Questore. Ufficialmente perchè si trattava di un incontro “ad inviti”. Came una festa, insomma.

Ecco, anche questo, è la “catania democratica” di Bianco e della sua compagnia di farisei. Che da anni raccontano una realtà inesistente, anche grazie al silenzio di chi dovrebbe urlare contro lo sconcio che avviene ogni giorno.


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