Elezioni regionali, Pietro Agen (Confcommercio Sicilia): “a parte Musumeci, Fava e “Grillo” gli altri sono una ‘pappa rivisitata’ “

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Intervista al presidente regionale dell’organizzazione del commercio (nella foto), già “numero uno” della Camera di Commercio di Catania, che dice la sua sui candidati e su altro.

E su Musumeci, come presidente della provincia, gli abbiamo chiesto: fu solo un prodotto mediatico?

Di iena politica marco benantiDott. Agen, la campagna elettorale impazza, ma si parla di piccola e media impresa?“Fino ad oggi no, anche se devo dire che l’unico segnale serio è arrivato dal candidato Musumeci, che ha mandato una lettera alle organizzazioni dicendo che lui vuole affrontare con noi i problemi”.Gli altri?“Silenzio più assoluto fino ad oggi. Io come Confcommercio li inviterò ad una riunione, quanto meno per sapere cosa pensano. Leggo cosa dichiara Crocetta, parla soltanto di una certa cosa, dei rigassificatori e poi dell’industria. Sento il candidato Fava, devo dire fa delle ottime dichiarazioni di principio -le condivido tutte e mi stanno anche bene- però non entra nello specifico….”Miccichè?“Credo che abbia il problema a fare ‘sposare’ la sua anima con quella di Lombardo, sono due logiche un po’ diverse, e quindi credo che in questo momento stia più che altro cercando di tenere unita questa specie di ‘armata Brancaleone’ che ha il Fli, che ci vuole stare, però non si vuole candidare da solo. E dall’altra parte c’è, io non dico un’alleanza, perché alcuni alleati non li condivido, ma un presidente, perché io ho solo detto che parla la sua storia…”Parliamo di…“L’unico che ha una storia che parla per lui veramente è Musumeci. Quando Musumeci fu alla Provincia il dialogo con le organizzazioni fu fortissimo…”Ma qualcuno dice che, alla fine, Musumeci ha prodotto fumo…“Beh, io ricordo tante cose che ha fatto Musumeci, è stato un momento d’oro, ad esempio, per la promozione turistica, per le iniziative sportive…”Ma non fu solo propaganda mediatica, oppure c’era sostanza?“Ma io credo che uno che fa politica, che faccia le cose e non le propaganda sia anche stupido”Ma le faceva?“Assolutamente sì, ne fatte anche di sbagliate, guardi quando Musumeci fu al governo della provincia, ad esempio, su una vicenda che riguardava l’Etna ebbi un grosso litigio. Però, mi ricordo anche con piacere che disse poi ‘ho sbagliato’, cosa che i politici difficilmente dicono”.Quali cose si ricorda di quel periodo?“Il fatto che abbia rilanciato alcuni anche eventi storici, la mitica scalata dell’Etna, le sembrerà una stupidaggine, ma è un momento di richiamo turistico e attenzione su Catania strepitoso. Ma poi un modo diverso di governare, gli assessori che avevano autonomia, il confronto con le organizzazioni, anche lo scontro, attenzione, ci mancherebbe altro.Ricordo anche la rivoluzione che fece, ad esempio, nei servizi in tema di innevamento sull’Etna, è un periodo storico che sull’Etna ricordiamo tutti”.Ma si dice: Musumeci per il turismo ha fatto solo sagre?“Beh, questo non è assolutamente vero. Anche sagre, che io non condividevo, però io mi ricordo l’abbellimento della parte montana dell’Etna, che io non condividevo per come era fatto, che però era intelligente. Musumeci sposò l’Etna come simbolo del turismo a Catania. Mi vanto , per certi versi, di avergli instillato questo amore dell’Etna, lui era uomo della piana, no?”Ma uno che non vuole andare a votare, che ha dubbi sulla politica, perché dovrebbe andarci?“Perché la speranza non bisogna mai perderla. Io, quindi, dico che in queste candidature, in fondo, la speranza ce la danno solo tre, Musumeci, Fava e il “Movimento Cinque Stelle” anche se io non condivido la ‘protesta per la protesta’. Tutti gli altri sono una ‘pappa rivisitata’ e non capiamo nemmeno bene quale ‘pappa’ “.

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Redazione Iene Siciliane

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