Interviste

Massoneria post-voto: “Una grossa confusione…”

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di iena marco benanti.

Dal mondo massonico abbiamo intercettato quanto segue…

In sintesi, può spiegare cos’è accaduto in queste elezioni? E’ sembrato che tutto si sia svolto dentro un clima di forte contrapposizione, talora con toni esasperati: solo un’impressione?

Quello che successo è molto semplice un candidato alla granmaestranza, che aveva strutturato tutta la propria campagna sul combattere le possibili infiltrazioni mafiose e su una maggiore collaborazione con lo Stato, in maniera inaspettata ha vinto le elezioni e l’attuale gruppo dirigente ha ribaltato il risultato annullando molte schede votate. 

Quali sono adesso le prospettive del post-voto? Una grossa confusione e l’idea in molti fratelli che non si è più in una istituzione iniziatica, ma in una qualsiasi associazione o partito. 
Cosa rappresentano i due schieramenti che si sono affrontati? Beh, secondo me c’è una forte contrapposizione tra chi vede la Massoneria come istituzione di crescita interiore e di sviluppo della società e chi la vede come qualcos’altro dove poter gestire il proprio potere.

Realmente, quanto conta politicamente la massoneria in Italia? E in Sicilia? Molto meno di quanto la gente creda, non è più l’istituzione in grado di portare avanti le principali conquiste civili delle quali questo Paese può vantarsi (Suffragio universale, scuola aperta a tutti, divorzio, laicità dello Stato, ecc).
Attorno alla massoneria da sempre ruotano leggende e/o mitologie di vario tipo. E’ vero, ad esempio, che è la massoneria a decidere chi deve fare il sindaco di Catania? Certamente no, anche se in passato i migliori sindaci della città erano anche degli iniziati. 
E’ vero o no che la massoneria è molto forte negli ambienti giudiziari? No, ha solo molti avvocati nelle proprie fila, ma ovviamente non ha giudici anche perché non è consentito. 
Da sempre i fascisti, i cattolici e i comunisti nutrono ostilità, talora odio, verso la massoneria:  cosa li accumuna? Li accomuna la loro tendenza autoritaria che non permette il libero pensiero. 
Perché un giovane oggi dovrebbe avvicinarsi alla massoneria? Perché può trovare un ambiente forte per stimolare il proprio pensiero, un luogo dove esprimere le proprie idee e confrontarsi liberamente, perché è un luogo che non giudica in base a razza, religione, tendenze sessuali o politiche e che mira a far crescere la coscienza personale. In pratica una scuola  dove si impara a essere persone migliori. 
Ultima domanda: è vero che comandante sul mondo? Magari, il Mondo sarebbe sicuramente un posto migliore.

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Benanti

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