di iena giudiziaria.
Una vicenda giudiziaria iniziata nel lontano 2012 che ha visto un uomo accusato di gravi reati, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni che sarebbero avvenuti durante il matrimonio nei confronti della ex moglie, si è risolta nel migliore dei modi per l’imputato che è stato assolto “perchè il fatto non sussiste” per i primi due e “per non avere commesso il fatto” per il terzo, dai giudici della quarta sezione del Tribunale di Catania. Il tutto dopo soltanto 11 anni di “calvario” processuale.
In particolare, grazie ai testi della difesa e ad una chat di messenger rinvenuta nel pc della donna e prodotta al Tribunale, si è potuto dimostrare che le accuse della ex moglie erano non credibili ed inoltre -è scritto in sentenza- “…apparendo piuttosto la descrizione di tale violenza sessuale una modalità per giustificare il proprio allontanamento dalla casa coniugale, per avere la donna intrapreso luna nuova relazione sentimentale…”
Alla fine, il Tribunale ha voluto sancire l’insussistenza oltre che dell’ipotesi di violenza sessuale anche dei contestati reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni che comunque si erano nel frattempo prescritti.
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