FREE GREEN SICILIA CONTRO SENTENZA TAR REGIONALE SUL CALENDARIO VENATORIO 2024 2025


Pubblicato il 08 Gennaio 2025

comunicato stampa

IL TAR REGIONALE DI PALERMO RIGETTA IL RICORSO CONTRO IL CALENDARIO VENTORIO 2024/2025 PERALTRO CON RITARDO RISPETTO AL RICORSO E ALLA STAGIONE VENATORIA AVRA’ FINE A FEBBRAIO CON MILIONI DI ANIMALI SELVATICI UCCISI PER SADICO DIVERTIMENTO DOPO ESSERE INIZIATA ILLEGITTIMAMENTE L’1 SETTEMBRE DEL 2024 RISPETTO AD OTTOBRE COSI’ COME IMPOSTO DALLA LEGGE NAZIONALE E AL PARERE VINCOLANTE DELL’ISPRA!

ANCORA UNA VOLTA LA SICILIA LEGITTIMATA ANCHE DALLA SENTENZA DEL TAR DI PALERMO DI QUESTI GIORNI RIMANE VITTIMA DI GOVERNI REGIONALI SUBORDINATI ALLE LOBBY DEI CACCIATORI E ARMIERI DA SEMPRECONTRO LA L’INDIFESA FAUNA SELVATICA SICILIANA!

Purtroppo anche la Sicilia – afferma Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – è da tempo vittima di Governi regionali che fanno proprie le richieste delle lobby della caccia e delle armi emanando calendari venatori ritagliati su misura delle stesse che tra l’altro prevedono l’illegittima e devastante pre-apertura a settembre (invece che il primo ottobre oltre alle specie cacciabili) quando tra l’altro la stragrande maggioranza delle specie selvatiche accudisce ancora i propri piccoli andando così contro la legge nazionale sulla caccia 157/92 , il vincolante parere dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre che contro la sentenza del Tar regionale del 2019.

Ci chiediamo a tal proposito perché il TAR di Palermo oggi rigetta il ricorso delle associazioni ambientaliste e animaliste contro alcuni articoli del Calendario venatorio 2024/2025 presentato tra l’altro prima dell’apertura della caccia. Cos’è cambiato dal 2019 quando lo stesso TAR Regionale bocciò la proposta di calendario venatorio pro cacciatore e contro la fauna selvatica? Nulla: la legge nazionale è sempre la stessa così come il parere obbligatorio dell’ISPRA!

Non si tratta solo di rispettare la legge nazionale sulla caccia ( la stessa che peraltro declama che “La fauna selvatica costituisce patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale), ma di riportare la Sicilia, e la nazione tutta, alla sensibilità acquisita dai cittadini e dove è riconosciuto che uccidere esseri viventi, selvatici o d’affezione, per puro divertimento è vietato dal Codice Penale.

Alfio Lisi

Portavoce Free Green Sicilia.


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