Giudiziaria, Catania omicidio Cosentino: “giallo” sui pantaloni assenti nel verbale di sequestro? Ma la parte civile manifesta tranquillità, con una metafora di vittoria: “set, partita, incontro”


Pubblicato il 18 Febbraio 2014

Stamane udienza in corte d’assise d’appello…di iena giudiziariaNuova udienza per il processo di secondo grado davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello (Presidente Luigi Russo) per l’omicidio di Lucia Cosentino (nella foto) (vedi link)http://www.ienesiciliane.it/cronaca/13493-giudiziaria-catania-omicidio-lucia-cosentino-arriva-la-perizia-sui-pantaloni-e-la-parte-civile-dichiara-game-over.html

oggi spazio al controesame del perito, il dottore in informatica Luigi Gulino. Che ha risposto alle domande della Difesa, con l’avv. Miriam Condorelli. Una raffica di quesiti, cui il professionista ha risposto: e non sono mancati scambi dialettici con il Presidente, intervenuto più volte.

In sostanza, alla fine, il perito ha confermato quanto riferito nella scorsa udienza in tema di compatibilità fra il colore dei pantaloni sequestrati e quelli indossati dall’imputato Antonino Portale (condannato in primo grado a trent’anni di reclusione) e finiti in una ripresa video la sera del 15 gennaio 2011.

Alla fine dell’udienza l’avv. Miriam Condorelli ha dichiarato: “spero di avere dimostrato che il colore del pantalone in sequestro è differente rispetto a quello ripreso perchè conclude il dott. Gulino sull’analisi dei frame del 2011 dal blu al nero, mai il grigio. Per esserci compatibilità, secondo la giurisprudenza, ci deve essere un elemento in comune, un trait d’union un buco, una toppa, un logo, questo non c’è. Il dott. Gulino non solo non ha individuato questi tipi di elementi che possono portare alla compatibilità ma neanche il tipo di tessuto”.

Ma c’è di più: nel corso dell’udienza, la Difesa ha sollevato la questione della mancanza -a suo dire- dei pantaloni nel verbale di sequestro. Con conseguente inutilizzabilità dell’elemento di prova.Ha spiegato ai cronisti l’avv. Condorelli: “di questo me ne sono accorta a seguito della deposizione del dott. Gulino perchè il dott Gulino dice: siccome non ne ho trovato un altro compatibilmente quello è il pantalone. Io dico che questo significa che fosse stato solo quello l’indumento sequestrato al Portale non vi erano dubbi, ma se ne fosse trovato un altro ci sarebbe stato un dubbio, allora sono andata a cercare nel verbale di sequestro la dicitura ‘sequestrati tutti i pantaloni del Portale’ ma io non solo non ho trovato questa dicitura e quindi non possono escludere che a casa del Portale vi siano e vi fossero stati dei pantaloni, ma ho constatato che il reperto indicato come pantalone grigio del Portale non è stato mai sequestrato”.

Di avviso completamente diverso è la parte civile, con l’avv. Pietro Ivan Maravigna che ha respinto questa ipotesi del verbale di sequestro: “proprio la difesa del Portale ha letto un verbale di sequestro dove c’è scritto di due pantaloni grigi. Si cerca di arrampicare sugli specchi, sui tessuti dei pantaloni. Poi ha dato lettura parziale di alcuno verbali, ma nessuno dei verbali di perquisizione e sequestro.

Ovviamente noi oggi eravamo venuti per discutere della perizia, nessuno di noi, nè il Procuratore Generale nè la Difesa delle parti civili avevano il fascicolo di udienza relativo alle centinaia di migliaia di pagine… il perito ha ribadito la piena compatibilità dei pantaloni indossati la sera del delitto dal Portale con quelli presenti all’ufficio corpi di reato e sequestrati al Portale e sul quale è stato trovato la macchia di sangue della signora Cosentino.”

E l’avv. di parte civile ha concluso con un’ironica metafora montanara: “stiamo assistendo a questa scalata all’Himalaya di vetro a specchio dell’avv. Condorelli, otto mila metri di scalata sul vetro”.Prossima udienza l’11 marzo.   


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