CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Giustizia e “femminismo” alla catanese: nuovo rinvio al processo Rossitto. E Dominique restò sola: troppi impegni per le “impegnate”?
Pubblicato il 22 Marzo 2013
Si risolve tutto in pochi minuti, anche stamane all’ex pretura. Nel solito squallore “civile”: forse le cose da fare sono troppe e troppo serie…Ma il “cambiamento” dell’ “albergo a cinque stelle” dov’è finito? Non porta voti il coraggio di una ragazza?
di iena giudiziaria marco benanti
Sarà stata la primavera incombente, che spinge a fare giri in bici (che fa molto sinistra), sarà stato che anche la “fiera” ha orari da non mancare per le compere, saranno stati i terribili impegni in ufficio, ma anche stamane, alla ex pretura, per il processo contro il prof. Elio Rossitto e al dipendente amministrativo Francesco Pergola (guarda link http://www.ienesiciliane.it/cronaca/10032-giudiziaria-sotto-il-vulcano-processo-rossitto-domani-parla-dominique-giu-il-cappello-mentre-la-citta-impegnata-se-ne-fotte-ecco-il-teste-chiave-della-vergognosa-vicenda.html)
non c’era nessuno -a parte il suo legale, l’avv. Occhipinti- a stare accanto a Dominique, la ragazza che ha rotto l’omertà all’Ateneo rossazzurro. Lo avevamo già previsto e come al solito, c’abbiamo azzeccato anche stavolta.
Neanche oggi comunque il dibattimento ha preso avvio: ennesimo rinvio per questioni di notifica. Stavolta, non è stato rispettato un termine per la notifica! Tutto rinviato al 23 aprile: ma per le “questioni preliminari”. Rinviata, quindi, anche l’audizione di Dominique, prevista per oggi.
In aula, accanto a lei tanta gente che si preparava per altri processi. Davanti a noi anche una suora. Abbiamo “pregato” -a modo nostro- in silenzio, accanto a lei. Forse solo un “miracolo” può fare uscire questa comunità di “professionisti dei cazzi propri” dal cronico torpore di ogni giorno. Per fortuna, si avvicina la domenica: il giorno giusto per i “nuovi rivoluzionari” all’italiana.



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