CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
History Channel: l’Isis ha tentato & fallito l’ invasione di #cataniacittàeuropea!
Pubblicato il 01 Marzo 2015
di marco pitrella
Ringraziamo i blocchi di poteri, poteri forti&uniformi, cooptazione&cororazione, sesso&castità, posti in agGiunta e a baluardo della città, che ci hanno salvato.
La notizia è stata diffusa da Giukan Nazareth Al danzù, conduttore di Al Jazeera ma pagato da AlVin superstar di AlQueda… quasi fosse a titolo personale.
Come “non dirlo a La Sicilia.”
Gli invasori – vestiti in nero per caso – sono rimasti bloccati, sotto l’acqua (nonostante piovesse da sopra), al “fu Tondo Gioeni” facilitando l’intervento – al grido “mal comune e mezzo gaudio” – delle truppe cammellate guidate da Orario Izandro con l’ausilio delle forze alleate della “Catania bene” comandate dal Console MarcoLio San Marco.
Pare, si dice, si mormora che i fondamentalmente islamici siano rimasti così indignati dai superficialmente “cristiani” governAlti&goverNani da chiedere, con il concorso esterno, l’aiuto alla maffffia, ormai innocua grazie a Saro.
Gli “obiettivi sensibili”, in fondo, sprizzano il più becero cinIsmo del buttanissimo piloticIsmo da tutti i pori.
Il primo “art attack” è stato diretto contro la piazza del trespolo, il tre piedi del Verga. Ma se da un lato “tutto fumo e niente arrosto”, dall’altro “il potere” dei magistrAli ne ha scoraggiato l’azione… insomma come giocare ad un indagine tirando il sasso e nascondendo la mano.
Per nostra fortuna, i terroristi hanno ripiegato, via mare, su Piazza Europa… ignari che sia un parcheggio sotterraneo, impossibile da espugnare anche con l’ausilio della leggenda metropolitana.
Allora “verso il lungomare!” hanno urlato i salentini Kebab Bari di lu munnu cittadini, ma quello è stato già liberato.
Salve regiene e le chiese piene di grazia: “non è facile separare il grano dalla gramigna” è un te deum di Gristina D’Avena… una donna prelato è stato troppo anche per loro.
E troppo o troppo poco in-credibile è stato attaccare il Comune, rivelatosi poi totalmente virtuale… si espugna solo con la play-station.
“Minchia chi fu bruttu – continua un terrorista, tradotto dall’arabo al forzese – attruvari picca dittura” e molti baroni, pochi camici e molti colletti bianchi… manco fossimo all’università.
Dal tg2 dossier emergono una serie di errori dovuti, forse, alla sindrome di Enzo, “virus” che fa vivere, chi ne è colpito, nel ricordo degli anni 90… “com’era&com’è.”
“Mi piace ricordare” è infatti l’intercalare del sinTaco.



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