Il governatore Raffaele Lombardo davanti al Gup Marina Rizza dopo l’imputazione coatta: udienza rinviata al 28 giugno

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La Procura deposita altri atti….Di Iena Giudiziaria

Ancora un’udienza interlocutoria davanti al Gup Marina Rizza per i fratelli Angelo e Raffaele Lombardo, imputati per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, dopo l’imputazione coatta disposta dal Gip Luigi Barone. Oggi pomeriggio, la Procura, con in testa il Procuratore della Repubblica Giovanni Salvi, l’aggiunto Carmelo Zuccaro e i sostituti Giuseppe Gennaro e Antonino Fanara, ha depositato atti dei Ros, con riscontri alle dichiarazioni dei “pentiti”, in particolare Maurizio Di Gati e Gaetano D’Aquino, su attività imprenditoriali.

Tra gli atti depositati, ci sarebbe anche un verbale che indicherebbe un presunto incontro fra un certo “Riela” e il governatore nella segreteria politica di Lombardo. Non sarebbe stato depositato alcun verbale del neopentito Santo La Causa, come, invece, già accaduto nell’ “abbreviato” del procedimento “Iblis”.

Il Presidente Lombardo, come aveva preannunciato, si è presentato, accompagnato dai suoi legali. Durante una pausa, dovuta alla mancanza di alcuni atti, come evidenziato dalla Difesa, Lombardo (nella foto), alla domanda sull’ipotesi del ricorso al rito abbreviato, ha risposto: “ancora è prematuro, sono scelte e valutazioni che farò a tempo debito con i miei avvocati”.

Lombardo ha voluto precisare: “l’udienza preliminare e’ cominciata oggi, ho letto da più parti e ho sentito anche qualcuno in televisione che parlava di rinvio a giudizio. Inizia oggi l’udienza preliminare, che poi si può concludere con la richiesta di rinvio a giudizio, con il rinvio a giudizio o con l’archiviazione, a meno che non si richieda il cosiddetto rito abbreviato e cioè una sorta di primo grado che viene affidato alla valutazione del Gup”.

Il Presidente della Regione ha preannunciato anche azioni civili contro testate che avrebbero scritto di un suo rinvio a giudizio in questo procedimento. L’udienza e’ stata rinviata il 28 giugno su richiesta dei legali del governatore, che hanno chiesto un termine a difesa per esaminare gli atti depositati oggi dalla Procura.

Su questa vicenda abbiamo ricevuto e pubblichiamo quanto segue:”CASO LOMBARDO: l’ex S.A.F.A.B S.p.A si dichiara estranea ai fatti.L’ex S.A.F.A.B S.p.A torna suo malgrado protagonista nell’ennesima vicenda che riguarda suoi presunti rapporti con mafia e politica.Nel richiedere l’imputazione coatta del Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo per concorso esterno in associazione mafiosa, il Gip di Catania,Luigi Barone, fa riferimento a presunti favori concessi indirettamente alla ex S.A.F.A.B. S.p.A.La Società dichiara e ribadisce la propria estraneità a qualunque vicenda riguardi personalmente Raffaele Lombardo, sottolineando di non aver avuto alcun tipo di rapporto con il Governatore, come peraltro da lui stesso dichiarato.Alla luce dei fatti risulta chiaramente che nei due casi a cui si fa riferimento nell’ordinanza, (termovalorizzatore di Bellolampo e Sigonella), l’ex S.A.F.A.B S.p.A non è stata in alcun modo favorita, ma semmai danneggiata in quanto: l’iniziativa del Termovalorizzatore (opera totalmente finanziata da fondi privati) fu bloccata dal Governo Prodi nel 2007 , provocando ingenti perdite di denaro (oggetto ancora oggi di contenzioso), e l’iniziativa di Sigonella (sempre totalmente privata) , relativa alla realizzazione di un villaggio a servizio della base Nato, non ha mai avuto inizio.Di nuovo quindi, si tenta incomprensibilmente di associare all’ex S.A.F.A.B S.p.A equivoche amicizie e protezioni, come già successe nel 2009 per altre vicende , quando la società fu investita da un ciclone giudiziario che portò i proprietari ed alcuni dirigenti in carcere .Alla fine di marzo 2012 finalmente, con decreto del Tribunale di Gela, è stata anche chiarita la posizione della società nei confronti della mafia, ribaltando del tutto quanto fino a quella data era stato erroneamente rappresentato dai mezzi di stampa.Infatti la società ed i suoi rappresentanti sono stati dichiarati parte lesa e la ex S.A.F.A.B. S.p.A si è costituita parte civile per il risarcimento dei gravissimi danni subiti.Quali sarebbero state dunque le agevolazioni concesse all’ex S.A.F.A.B S.p.A se di fatto è stata dichiarata vittima? Più che di protettori, non sarebbe più giusto parlare di detrattori?

Ufficio Stampa Gesafin Immobiliare”

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Redazione Iene Siciliane

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