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Lavoro, Catania: sette mesi senza stipendio e nessuna schiarita dall’amministrazione comunale
Pubblicato il 09 Ottobre 2012
La drammatica vertenza delle coop. Oggi ancora in piazza. Ma da Palazzo degli Elefanti nessuna risposta…di Fernando M. Adonia
Quarta giornata di sit-in nel giro di sette giorni. E per giovedì mattina è prevista una nuova giornata di mobilitazione. Non si ferma dunque l’agitazione degli operatori del settore socio-assistenziale convenzionati con il Comune di Catania.
Anche oggi hanno sventolato sotto Palazzo degli Elefanti le bandiere rosse dell’Unione Sindacale di Base (nella foto), capitanate dal segretario territoriale Corrado Tabbita Siena, che da giorni sta intrattenendo un tavolo permanente con l’amministrazione Stancanelli, affinché “sia pagata quanto prima almeno una delle sette mensilità che il Comune deve alle cooperative sociali che già hanno prestato le loro prestazioni, ma che non riescono oggi a pagare dipendenti e fornitori”. “Noi restiamo in piazza – ha detto Tabbita Siena– vogliamo che i riflettori non siano spenti sulla questione”.Oltre ai sindacati di base, ma distinti da loro, sono scesi in piazza anche gli esponenti della “Cgil/settore funzione pubblica”. I quali sono stati ricevuti dall’amministrazione, ma in un tavolo distinto da quello della Usb. “Non ci sono novità sostanziali – ha fatto sapere Rita D’Amico della Cgil.
“Il vicesindaco Roberto Bonaccorsi ha reso noto – ha riferito sempre l’esponente cigiellina- che entro venerdì di questa settimana l’amministrazione comunale saprà se le banche (l’Unicredit in particolare) riusciranno ad anticipare una parte della liquidità utile a soddisfare il pagamento delle fatture. Prima di allora siamo in attesa”.
“Oggi -riferisce sempre la D’Amico– abbiamo lanciato al vicesindaco col delega al bilancio Bonaccorsi una provocazione, quella cioè di chiedere al primo cittadino e ai consiglieri comunale di devolvere alle cooperative un mese dei loro stipendi. Lui però – ci racconta lei con un ghigno– ci ha detto che tutto il loro stipendio non basterebbe a coprire il buco”.



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