Legalità alla catanese, l’incredibile vicenda di “Hackathon”: interrogazione a risposta scritta del M5s


Pubblicato il 29 Luglio 2025

ecco il testo (segnaliamo anche articolo su “Sudpress” cartaceo):

Catania 29 luglio 2025

“Al Direttore ad interim

della Direzione Presidenza del Consiglio

 p.c.      Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

 Al Sindaco del Comune di Catania

 Al Segretario Generale del Comune di Catania

 Al Responsabile della Prevenzione della   

 Corruzione e della Trasparenza (RPCT)

                                                   Loro Sedi

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Sulla gestione dell’affidamento diretto all’impresa Expo S.R.L. per l’evento “GreenMindAI Catania Hackathon” e le implicazioni relative a potenziale conflitto di interessi, “pantouflage”, opportunità amministrativa, trasparenza e regolarità degli atti.

     I Consiglieri Comunali Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio del gruppo consiliare “Misto” eletti nella lista del Movimento Cinque Stelle

PREMESSO CHE:

con Determina Dirigenziale n. 17/SI/72 del 08 aprile 2025 (CIG B635F6A668), la Direzione Sistemi Informativi e Innovazione Tecnologica del Comune di Catania ha disposto l’affidamento diretto e l’impegno di spesa di € 100.000,00 (oltre IVA al 22% e contributo ANAC, per un totale di € 122.035,00) alla ditta Expo S.R.L. per l’organizzazione dell’evento “GreenMindAI Catania Hackathon per la sostenibilità ambientale”, rientrante nel “PN Metro Plus 2021-2027 – Priorità 1”.

La suddetta Determina n. 17/SI/72 motiva l’affidamento diretto tramite Trattativa Diretta su MePA con invito a un solo operatore, ai sensi dell’articolo 18, comma 1 del D.Lgs. n. 36/2023, basandosi sulla “comprovata notorietà, solidità e affidabilità” della ditta Expo S.R.L., che avrebbe già fornito “servizi di ottimo livello a diversi enti, inclusa questa amministrazione”.

Con successiva Determina Dirigenziale n. 17/SI/147 del 30 giugno 2025, è stata disposta la liquidazione della fattura n. 25 del 01 giugno 2025 della medesima Expo S.R.L. per i servizi resi, per un importo imponibile di € 99.960,68 e IVA al 22% pari a € 21.991,35, per un totale complessivo di € 121.952,03.

Dalla visura camerale dell’impresa Expo S.R.L. (P. IVA n. 04907010872), con sede in Via Pasubio, 4 Catania, si evince che la socia di maggioranza, detentrice del 75% delle quote sociali (pari a € 60.000,00 su un capitale sociale di € 80.000,00), è la Sig.ra Barbara Mirabella.

Si è riscontrato che il provvedimento dirigenziale (17/SI) nonostante sia stato pubblicato, risulta privo di firma autografa o digitale del dirigente responsabile.

CONSIDERATO CHE:

La dott.ssa Barbara Mirabella ha ricoperto in passato l’incarico di Assessore comunale alla Cultura e ai Grandi Eventi presso lo stesso Comune di Catania (dal 09/07/2018 al 29/04/2022), candidandosi anche alle Regionali in Sicilia per Fratelli d’Italia.

La dott.ssa Barbara Mirabella è stata oggetto di un’inchiesta giudiziaria per fatti di corruzione legati proprio all’esercizio delle sue funzioni di assessore, in particolare in relazione all’organizzazione di eventi. È importante precisare che, in data marzo 2023, la Procura ha richiesto l’archiviazione del caso. Nonostante tale richiesta di archiviazione, la rilevanza pubblica e la delicatezza della vicenda, in relazione al principio di opportunità e di tutela dell’immagine dell’Amministrazione, meritano un’attenta valutazione.

La normativa vigente in materia di contratti pubblici (in particolare il D.Lgs. 36/2023, c.d. “Nuovo Codice dei Contratti Pubblici”), nonché la Legge n. 190/2012 (c.d. “Legge Anticorruzione”) e il D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), pongono stringenti principi di imparzialità e trasparenza nell’azione amministrativa, con particolare attenzione alla prevenzione e gestione dei conflitti di interessi.

L’Art. 16 del D.Lgs. 36/2023 definisce il conflitto di interessi in modo ampio, includendo situazioni in cui il personale della stazione appaltante o un operatore economico possa influenzare indebitamente la procedura di aggiudicazione per interessi propri o di soggetti a lui legati. La giurisprudenza ha più volte ribadito che il conflitto di interessi può sussistere anche solo in termini di “potenzialità”, ovvero di pericolo di pregiudizio all’imparzialità.

Il fenomeno del “pantouflage” (o “porte girevoli”), ovvero il passaggio di ex pubblici funzionari a ruoli privati che possono beneficiare delle relazioni e delle conoscenze acquisite nell’esercizio delle funzioni pubbliche, è una fattispecie monitorata dalla normativa anticorruzione per prevenire condotte illecite o di mera opportunità che possano ledere la fiducia nell’amministrazione.

Gli affidamenti diretti, pur essendo ammessi per importi inferiori a determinate soglie, richiedono comunque la massima trasparenza e l’attenta valutazione dell’opportunità amministrativa, proprio per l’assenza di una procedura competitiva aperta. L’importo di € 100.000,00 si configura come significativo per tale tipologia di affidamento.

Si rileva una lieve discordanza tra l’importo impegnato (€ 122.000,00 IVA inclusa) e l’importo effettivamente liquidato (€ 121.952,03 IVA inclusa).

La validità e l’efficacia di un atto amministrativo, in particolare di una determina dirigenziale, sono subordinate alla presenza della firma autografa o digitale del responsabile del procedimento o del dirigente competente, rappresentando la volontà dell’Amministrazione e garantendo la sua autenticità e attribuibilità.

INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE:

  • Quali verifiche siano state concretamente effettuate dall’Amministrazione comunale, in fase di affidamento diretto alla Expo S.R.L., in merito all’assenza di situazioni di potenziale conflitto di interessi, ai sensi dell’Art. 16 del D.Lgs. 36/2023 e dei principi generali di imparzialità e buon andamento, data la posizione della dott.ssa Barbara Mirabella come socia di maggioranza della ditta affidataria e il suo precedente ruolo di Assessore presso lo stesso Ente.
  • Se siano state valutate le implicazioni etico-amministrative derivanti dalla pregressa posizione pubblica della dott.ssa Barbara Mirabella e dalla citata inchiesta che l’ha riguardata (pur considerando la successiva richiesta di archiviazione), nell’ambito del principio di opportunità e di tutela dell’immagine e della credibilità dell’Amministrazione, specialmente in relazione alla scelta di un affidamento diretto.
  • Quali criteri specifici e quale indagine di mercato preliminare abbiano guidato la scelta dell’affidamento diretto alla Expo S.R.L. come unico operatore, motivata dalla “comprovata notorietà, solidità e affidabilità”, e se siano state esplorate attivamente alternative per garantire la massima concorrenzialità e trasparenza nella scelta del contraente per un importo così rilevante.
  • Si chiede di voler precisare la ragione della lieve discordanza tra l’importo dell’impegno di spesa (€ 122.000,00) e quello effettivamente liquidato (€ 121.952,03).
  • Quali siano le ragioni per cui il provvedimento dirigenziale in oggetto è stato pubblicato privo della firma autografa o digitale del dirigente responsabile, e quali conseguenze ciò comporti sulla validità e l’efficacia dell’atto stesso e, di conseguenza, sulla legittimità dell’affidamento e della successiva liquidazione.
  • Quali misure di vigilanza e controllo interno siano state adottate o si intendano adottare per prevenire future situazioni analoghe e per assicurare il rispetto integrale delle normative in materia di prevenzione della corruzione, trasparenza e regolarità degli atti amministrativi negli affidamenti pubblici, specialmente quelli sotto soglia.
  • i consiglieri Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio”.

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