Morale al congresso Pdl: l’on. Mancuso dai domiciliari al palco. Stancanelli a Le Ciminiere mentre viale Africa è pieno di prostitute

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CONGRESSO PDL: L’INDIMENTICABILE GIORNATA DEL DUO “STANCANELLI-FIRRARELLO”Quadretti e voci da enciclopedia “Treccani” alle “Ciminiere” di Catania: che spettacolo!di iena politica, Marco Benanti

Il congresso è finito, come previsto alla vigilia Basilio Catanoso è stato eletto coordinatore provinciale ed Enzo Gibiino di Catania città. Questo il dato elettorale, ma quali sono stati i retroscena di questa prima assise del Pdl in provincia di Catania? Nel corso della giornata alle “Ciminiere” non sono mancati spunti e momenti “caldi”. In sala i volti del gruppo dirigente del Pdl in gran parte sono antichi. Un gruppo di “giovani” scalpita, ma per il momento la prima fila, il “parterre de roi” dell’assise è fatta di personaggi noti, taluni davvero stagionati.

Nella foto, accanto al sindaco Raffaele Stancanelli c’è il deputato regionale Fabio Mancuso, fresco di libertà dopo gli arresti domiciliari per una storiaccia legata ad un presunto finanziamento illecito. Che vita difficile la sua, da tempo alle prese con grane giudiziarie: dopo l’ultima assoluzione, ecco un’altra “rogna”. Un intervento accorato quello fatto dal maresciallo della Guardia di Finanza, Fabio Mancuso, al congresso nel corso del quale ha invitato il futuro coordinamento provinciale del Pdl a tracciare delle linee che ridiano centralità al partito mettendo i valori al primo posto. Un impegno politico importante, quello di Fabio Mancuso e del suo collega di corrente Filippo Drago (per uno strano scherzo del destino anche lui al momento alle prese con grane giudiziarie, condannato in primo grado a due anni e tre mesi per il famoso “buco di bilancio” nelle casse del Comune di Catania, con interdizione dai pubblici uffici) che il sindaco Raffaele Stancanelli ha voluto richiamare nel suo intervento.

Per carità, siamo garantisti e sino a quando non ci sarà una sentenza passata in giudicato riteniamo che debba vigere la presunzione d’innocenza, però è anche vero che nelle more del processo sarebbe opportuno che i partiti adottino dei provvedimenti di momentanea cautela. Noi riteniamo che non si possa parlare di valori da una platea importante, qual è un congresso provinciale del Pdl, sino a quando non si siano chiuse le pendenze con la giustizia, sino a quando i giudici abbiano accertato l’estraneità ad eventuali reati contestati. Questo è il nostro pensiero e ci dispiace che nessuno (proprio nessuno!!!) dei big del Pdl, all’infuori del solito Salvo Pogliese, abbia avvertito il bisogno di parlare di codice etico in politica e della necessità di adottare provvedimenti non solo nei confronti di chi è sottoposto a misure restrittive ma anche nei confronti dei condannati in primo grado.

In prima linea al congresso, con interventi molto applauditi, anche una serie di esponenti di punta della rinomata “compagnia del pistacchio”: dal capo, Pino Firrarrello, al prof. Giovanni La Via, al mitico Pippo Limoli, al dott. Nino D’Asero, all’avv. Salvo Torrisi. Giuseppe Castiglione è alla presidenza, con Ignazio La Russa e con l’avv. Enzo Gibiino. Accanto a loro siede il sindaco (ancora per poco) di Paternò, Pippo Failla che Ignazio La Russa non manca mai d’inserire dove gli è possibile. Il suo Comune –tempo fa- dissero i carabinieri che andava sciolto per infiltrazioni mafiose, chissà se le carte della Prefettura di Catania si sono inabissate a Roma? Proprio La Russa, in passato, ci disse che non ne aveva la “più pallida idea” riguardo al possibile scioglimento del “suo” comune. Sarà così.

La fila dei “big” si allunga: qualche metro più in là, ecco Filippo Drago, Mimmo Sudano. Non proprio il “nuovo che avanza”. E i “quarantenni” che dovrebbero “cambiare” il partito? C’è solo Salvo Pogliese. Poi, i “giovani” che cercano spazio dentro un partito che, però, sembra comandato -di fatto- da un’oligarchia tardodemocristiana. Sarà un caso, ma quando la sala vede arrivare, scendendo le scale con passo felpato e coppola sul capo, Pino Firrarello scatta l’applauso: clap! Clap! Clap! Lui, saluta tanti, abbraccia, stringe mani: insomma, baci per tutti, meglio della Perugina.

E vabbè che di nuove e vecchie Dc in giro c’è più di una, dal Terzo Polo al Pd, ma insomma, tutti insieme, in una volta, non si può! Vero, c’è, e si nota, l’antica “anima” di An, quella di Basilio Catanoso e Salvo Pogliese, quella -per capirci- che sulla legalità non ammette “tolleranze”. E si nota: Catanoso fa un discorso chiaro, di distanza dai comportamenti di altre forze: avrà fatto riferimento alla vecchia Forza Italia? O all’Mpa? Probabilmente a tutte e due insieme. Di certo, la sua denuncia delle assunzioni “in odore di mafia” nelle municipalizzate e in aziende che lavorano con il pubblico è da rilevare e conservare non per i posteri: magari finalmente qualche pubblico ministero vorrà indagare? Ma sul serio, stavolta?

Niente “tolleranze in casa” insomma: ma come per una beffa del “destino” il congresso si tiene in un’area urbana, dove il “mercato del corpo” (lo chiamano “mercato del sesso”) è open quasi 24 ore su 24. Al viale Africa, la prostituzione, soprattutto di ragazze dell’est, è all’ordine del giorno. Così, quasi per una sorta di “ironia del fato”, abbiamo assistito ad una scena da commedia all’italiana: il sindaco Stancanelli intento, nei pressi dei “seggi” elettorali, proprio lì all’ingresso de “Le Ciminiere”, ad intercettare “preferenze” per i “suoi” candidati e, solo a pochi metri, giovani donne intente a prostituirsi. Così va la vita: un quadretto tragicomico. E poi naturalmente, secondo il sindaco noi delle “Ienesicule” scriveremmo “minchiate”. Così ha pensato bene di dire pubblicamente a Fabio Cantarella, davanti a numerosi testimoni. Ma, insomma, Stancanelli se le “minchiate” le fa lei, noi facciamo il nostro lavoro di cronisti di riportarle sulla stampa e quindi, che colpa abbiamo noi? Che colpa abbiamo noi se lei, anche ieri, nel suo intervento “infuocato” al congresso, ha parlato di cose, come il Prg di Catania, che di fatto sono “fantasmi”? Che colpa abbiamo noi se miliardi di opere –come per la finanza di progetto, solo per citarne alcune- restano soltanto carte nei cassetti del Comune? Ecco, suggeriamo al sindaco un’idea per la sua amministrazione della “concretezza”: un “museo delle cose dette e non fatte”. Un successone ne avrebbe, ne siamo sicuri. Anche per la sua campagna elettorale in corso per la ricandidatura a primo cittadino.

Come –idem- per il senatore Pino Firrarello: io –per avere scattato delle foto- ho avuto la sensazione di essere stato definito “cretino” dal senatore e sindaco di Bronte. Sarà per un’altra volta, senatore, intanto, buona fortuna per il processo d’appello per lo scandalo dell’ospedale “Garibaldi”: tira aria di prescrizione. Insomma, dopo Silvio, avremo Pino? Sic transit gloria mundi.

Comunque ecco i dati del congresso. A voi gli eletti e a seguire i nominati.

Coordinamento provinciale: Mozione Catanoso 96,17 % ; Mozione Iraci 3,83%

Coordinamento cittadino di Catania: Mozione Gibiino 91,5 %; Mozione Bellavia 8,5 %

ELETTI COORDINAMENTO PROVINCIALEVoti 3771: Coordinatore Basilio Catanoso, Vice Vicario Romano Gianfranco, vice coordinatore Vera Cavallaro, Amaru’ Antonino, Baldi Camillo, Bonanno Antonio, Cali’ Giuseppe, Di Caro Paolo, Domenica Sergio, Failla Giuseppe, Laudani Francesco, Lionti Patrizia, Rinissale Franco, Scuderi Salvatore, Silvestro Virginia, Verdi Milena, Candida Fassiolo, Gaetano Benincasa, Raffaele Gibilisco, Marcello Monaco, Alfio Bonanno, Giuseppe De Luca, Francesco Giandinoto, Mimmo Di Mauro, Luca Scrofani, Giuseppe Aleo, Mario Sanfilippo, Salvo Pace, Spampinato Pippo, Paolo Politi, Zagami Rosario. Laura Iraci. Componenti di diritto. Vallone Francesco, Gianluca Cannavo’, Raffaele Strano.

ELETTI COORDINAMENTO CITTA’ DI CATANAVoti 1997 : Lista Coordinatore Vincenzo Gibiino, Vice Vicario Giancarlo Riganati, Vice Angelo Sicali, Componenti Coordinamento eletti e di diritto : Giuseppe Bonaccorsi, Nunzio Ezio Campagna, Caterina Carrubba, Santo Castiglione, Santi Comis, Dario Daidone, Matteo Di Mauro, Carmelo Giuffrida, Angelo Giusti, Nino Nicotra, Gaetano Riva, Carmelo Sgroi, Giovanni Vasta, Giovanni Vinciguerra, Maurizio Vancheri, Giovanni La Magna, Sandra Fiorenza, Angelo Li Volsi, Salvatore Li Calzi, Maria Pia Raciti, Distefano Stephen, Stefano Coco, Greco Armando, Giacomo Parisi, Carmelo Gangi, Antonio Castellano, Antoni Manara, Danilo Di Giacomo, Nuccio Condorelli, Bellavia Giacomo, Luciano Zuccarello. Componenti Coordinamento Responsabili di Settore Salvo Giuffrida, Giancarlo Munzone, Siragusa Maurizio.

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Redazione Iene Siciliane

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