CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Politica e giornalismo: oggi sbarcano a Roma i “buoni”, quelli del “cambiamento”…
Pubblicato il 15 Marzo 2013
Il giorno della loro “storia”, giriamo loro l’ “Ordine del giorno, approvato a maggioranza dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti”(fonte, Assostampa Catania).
Tanto loro sono per la legalità e la giustizia pure, come dicono i qualunquisti “professionisti internazionali dei cazzi loro” di Catania che tanto li apprezzano…. a cura di iena miscredente
14/03/2013 -Attività consiglioIl Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito oggi aRoma, rileva con preoccupazione la deriva in atto nei rapporti tra glieletti del Movimento 5 Stelle presenti in forze nel Parlamento e ilmondo dell’informazione.I consiglieri nazionali del Cnog, sottolineando i principicostituzionali che garantiscono il diritto dei cittadini ad essereinformati e l’espressione libera del proprio pensiero, ricordano cheil giornalismo d’inchiesta rappresenta la più alta attività diinformazione legittimata anche a denunciare sulla base di elementiobiettivi e rilevanti.I fondatori e gli eletti del Movimento 5 Stelle sono come tutti tenutia rispettare la funzione di controllo esercitata dai giornalisti –molti dei quali troppo spesso ostaggi di precarie condizioni di lavoro– e di accettare gli oneri derivanti dal loro ruolo pubblico e leregole che equilibrano la vita di una società liberale e matura intutti i Paesi retti da ordinamenti democratici.Il diritto all’informazione ha come esclusivo limite il rispetto dellaverità dei fatti, basata su criteri etici e deontologici dell’attivitàprofessionale, un elemento questo che nessun mandato elettivo puòmettere in discussione.



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