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Politica Piddì Sicilia: “corsa” per la segreteria regionale. Un voto democratico ed imprevedibile, Raciti ha già vinto
Pubblicato il 16 Febbraio 2014
Mattinata di “scelte” e di gazebi….ma il risultato? Già si sia!Nella foto Raciti riceve le congratulazioni dei suoi “avversari”…di iena con la palla magica
Grazie ad una partecipazione popolare di massa (le “famose primarie”), il Pd siciliano ha un nuovo segretario. Si chiama Fausto Raciti. L’on. Raciti, eletto un anno fa alla Camera nella lista bloccata della Sicilia orientale e segretario nazionale dei giovani democratici, è stato eletto segretario regionale del Piddì siciliano.
L’elezione arriva mentre ancora la gente sta votando: niente paura, è questo ormai il “metodo democratico” in voga. Dicono che sia la dimostrazione che nel centrosinistra non si utilizzano procedure e metodi di “stampo berlusconiano”. Non a caso, sostengono Raciti autentici “campioni del rinnovamento ” siciliano: Lumia, Cracolici, Crisafulli, Faraone, Bianco e Saro Confindustria Crocetta. Non a caso, hanno detto “sì” anche i “rinnovatori della domenica” del Megafono.
L’on. Raciti, giovane di nemmeno trent’anni, della “famiglia giusta” -in quanto a “radicamento” nella società che conta- per un partito come il Piddì, è dell’area Cuperlo: ma l’ “area cuperliana” si è accordata con l’ “area renziana”, un’altra novità che utilizza metodi e procedure innovative. Insomma, con questo nuovo “voto democratico” (Raciti lo vogliono tutti o quasi, addirittura anche i rinnovatori di Giuseppe Berretta, sottosegretario alla giustizia prossimo alla conferma nel “nuovo” governo Renzi) i “democratici all’italiana” si confermano per quello che sono: un comitato elettorale, governato da famiglie e alle prese con i problemi seri di ogni giorno, ovvero trovare una “collocazione giusta” agli amici.
Nella foto Raciti riceve le congratulazioni dei suoi “avversari” Giuseppe Lupo, il segretario uscente e Antonella Monastra dell’ “area Civati”.



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