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Prime novità del “Taormina FIlm Fest 68”: i ricordi di Gassmann e Tognazzi, nel centenario delle loro nascite, le musiche di Morricone al Teatro Antico con la visione di “Ennio” e la commemorazione di Angelo Musco
Pubblicato il 15 Marzo 2022
di GianMaria Tesei
Sono state svelate le prime anticipazioni della sessantottesima edizione del Taormina Film Fest che si svolgerà dal 26 giugno al 2 luglio 2022 e che avrà come fil rouge la commedia, grazie ai tributi che saranno fatti per il centenario delle nascite di Vittorio Gassmann ed Ugo Tognazzi, aumentando inoltre ulteriormente la sinergia con il territorio, proponendosi in di avvicinarsi sempre più ai fasti trascorsi di questo festival unico al mondo.
Ad ospitare questa prima presentazione della manifestazione cinematografica è stato il ristorante Baronessa della famiglia Parisi (Franco ed i figli Salvatore e Pancrazio) che, come sottolineato dall’ufficio stampa della kermesse Giulia Martinez (che ha introdotto i vari ospiti presenti), rappresenta un luogo che ha ospitato ed ospiterà tanti talenti ed artisti, mostrando quel legame potente tra il festival e la città di Taormina. Una liason che dallo scorso anno si sta avvalendo anche di una splendida casa museale e museo monumentale, ossia Casa Cuseni, di Franco Spadaro e consorte, un luogo che fino al 2020, pur nella sua bellezza e storicità, era rimasto fuori dal circuito delle location proprie del festival.
A principiare la serie degli interventi è stato l’assessore Regionale al turismo , Sport e Spettacolo, Manlio Messina che, dopo i ringraziamenti all’azienda organizzatrice, ossia la Videobank di Lino Chiechio e di Maria Guardia Pappalardo ( alla brillante figlia dei due, Ginevra, si devono i loghi – compreso quello di quest’anno- e le locandine della kermesse degli ultimi anni), ha sottolineato l’importanza di Taormina quale palcoscenico internazionale d’arte e cultura declinate in varie forme proprio con eventi come il Taormina Film Fest. Quest’ultima è una manifestazione inserita, sin dallo scorso anno, in un insieme di eventi di grande rilievo, supportati con forza dalla Regione Sicilia, del 2021(come le celebrazioni di Vincenzo Bellini nella città natia, Catania, e nella stessa Taormina o come la prima edizione-la seconda si terrà a fine giugno 2022- del Sicilia Jazz Festival) e del 2022 (come il festival musicale esperienziale o la fiera internazionale del libro del Mediterraneo, seconda fiera del libro più grande d’Italia).
Lo stesso Messina ha sottolineato il lavoro svolto da Taormina Arte, presente alla conferenza nella persona del Commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Bernardo Campo, con quest’ultimo che si è detto felice del fatto, cosa che non avveniva da parecchio tempo, che le prime anticipazioni della manifestazione fossero rivelate con largo anticipo, palesando quindi una programmazione ben strutturata. Lo Stesso Campo ha poi sostenuto l’importanza del grande aiuto svolto dalla Regione Sicilia, già dallo scorso anno e che ha potuto consentire di realizzare un festival che ha avuto una buona risonanza testimoniata da una rassegna stampa opima e variegata.
Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, dopo aver posto l’accento sulla necessaria connessione tra eventi e territorio, in un contesto generalizzato di crisi, dovuta alla pandemia, parlando proprio di Taormina Arte, ha rimarcato come la formula attuale debba prima o poi cambiare, con la Regione Sicilia che dovrà essere messa in grado di investire come fa la Regione Lazio sugli eventi culturali come il festival del cinema di Roma, con lo Stato che dovrà mostrarsi più vicino alle manifestazioni ed alla Regione stessa.
Entrando nelle vicende propriamente festivaliere, c’è stata la conferma del tris di direttori artistici della scorsa edizione, ossia Alessandra De Luca, Francesco Alò e Federico Pontiggia, con il secondo dei tre che ha espresso la sua soddisfazione per il ritorno, anche quest’anno, nell’arena cinematografica più bella del mondo, quel teatro Antico che è un simbolo millenario di grande cultura ed arte, ricordando inoltre come il film di chiusura dello scorso anno, “Summer of Soul”(di Questlove, Joseph Patel, Robert Fyvolent e David Dinerstein), sia nella cinquina degli Oscar 2022 nella categoria dei documentari, significando la buona opera di selezione ( con i ringraziamenti che vanno anche a Gianluca Russo e Gida Savino) svolta lo scorso anno, con l’ottimo riscontro avuto inoltre dal film dell’orrore targato Netflix, “A classic horror story”, di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, premiato proprio a Taormina e celebrato da testate come il New York Times ed Esquire.
Alessandra De Luca ha dato risalto al ricordo che verrà fatto di due grandi della commedia italiana (ma ci saranno anche momenti commemorativi dedicati ad altri grandi personaggi della cinematografia) quali Vittorio Gassmann ed Ugo Tognazzi, nel centenario della loro nascita, con la presenza della figlia Paola, per quanto attiene Gassmann, grande attrice di teatro e del figlio Gianmarco, per Tognazzi, attore che è sul grande schermo con “C’era una volta il crimine”. Sarà quindi un’edizione, come ha annunciato la De Luca, all’insegna del “sorridere”.
La collaborazione, ancor più solida quest’anno, con il Centro Sperimentale di Cinematografia( guidato da Marta Donzelli) e con la cineteca Nazionale ( al cui capo vi è Alberto Anile) consentirà, come evidenziato da Federico Pontiggia, di alimentare il filone del sorriso e della commedia anche grazie ad un importante omaggio ad Angelo Musco, grande attore teatrale e cinematografico catanese, di cui è stato rinvenuto un film, del 1953, che è stato restaurato e che costituisce una pellicola in cui si possono cogliere i camei di alcuni grandi del mondo filmico quali Rossano Brazzi e Nino Manfredi.
Il Teatro Antico, la cui beltà è stata esaltata da tutti gli interventi, ospiterà, tra le altre, anche la proiezione di “Ennio”, alla presenza di Giuseppe Tornatore, autore del film -documentario sul grande Morricone, con una grande orchestra che si esibirà sulle splendide melodie del compianto compositore che risuonerranno magiche in un tempio di cultura in cui ogni anno si assegnano i premi del festival, ancora una volta realizzati dall’orafo Michele Affidato.
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