Rinasce l’Associazione Barbieri, Parrucchieri e Affini della provincia di Catania


Pubblicato il 03 Settembre 2018

Riceviamo e pubblichiamo

Rinasce nel segno della partecipazione e dell’unione la storica Associazione Barbieri, Parrucchieri e Affini della provincia di Catania. Dopo anni di silenzio e inattività l’associazione di mestieri più antica della città, ora denominata anche come  «La Casa degli Acconciatori», riapre le sue porte, inaugurando il nuovo anno associativo 2017/18. L’iniziativa – svoltasi lunedì 4 dicembre nei locali della sede di via Umberto 290 a Catania – è stata interamente promossa dal presidente dell’associazione, Salvo Ruffino che con rinnovato impegno e immutata passione dà avvio ad una nuova sfida sociale e culturale. «Sono davvero grato – ha detto – per la straordinaria presenza di pubblico che abbiamo riscontrato per l’occasione e mi sento confortato per il sostegno e l’entusiasmo che riceviamo da parte degli esponenti delle organizzazioni di categoria. L’obiettivo dell’associazione, le cui finalità sono prettamente socio culturali  – sarà quello di stare accanto ad acconciatori ed estetiste».

L’inaugurazione è stata caratterizzata da una straordinaria presenza di colleghi e ospiti, a partire da Floriana Franceschini, presidente provinciale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Catania;  Michele Marchese, componente della giunta della Camera di Commercio Sud Est Sicilia; Salvo Fleres già assessore regionale alle Attività Produttive e senatore; e Andrea Milazzo, segretario provinciale CNA Catania. L’associazione Barbieri, Parrucchieri e Affini della provincia di Catania sarà, dunque, un faro rivolto alle categorie degli acconciatori catanesi. «Il direttivo avrà il compito di ascoltare le loro problematiche. Cercherò di onorare questo impegno fino a quando potrò». Il progetto associativo punta ad arricchire lo scenario sociale e culturale della città in armonia con le organizzazioni esistenti già finalizzate a tutelare gli interessi sociali e professionali dei lavoratori.  «Non intendiamo sostituirci alle scuole di formazione – precisa Ruffino – né alle accademie o ai sindacati. Noi cercheremo di dare assistenza e informazione, raccogliendo anche le istanze che ci proverranno dai giovani desiderosi d’intraprendere questo lavoro. Laddove i nostri associati necessiteranno di un supporto tecnico, l’indirizzeremo verso le organizzazioni di competenza». La Casa degli Acconciatori è inoltre oggetto di un processo di risanamento economico. «Negli anni passati si sono accumulati dei debiti – ha spiegato Ruffino – che grazie al contributo prezioso delle istituzioni stiamo ora riuscendo a pagare tramite la rateizzazione». Le attività dell’associazione saranno molteplici: una piccola biblioteca, una videoteca, gite fuori porta, incontri, dibattiti, presentazione di libri. La sede di via Umberto sarà, insomma, un centro di aggregazione per professionisti ed appassionati del settore; ma anche un luogo dove potranno facilmente incrociarsi domanda e offerta. «Fra le idee in cantiere anche una piccola bacheca – spiega Ruffino – grazie alla quale cercheremo di aiutare magari il giovane che cerca lavoro». Il progetto associativo ha immediatamente raccolto il consenso delle confederazioni e organizzazioni di categoria, fra cui quello di Floriana Franceschini, presidente provinciale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Catania che ha così commentato l’iniziativa: «Con Salvo condividiamo una lunga vita sindacale assieme – ha dichiarato – È un uomo che non si arrende. Accogliamo con grande entusiasmo il riavvio di questa associazione il cui compito sarà quello di curare gli aspetti socio culturali di questa professione antichissima. Siamo certi che non mancheranno le collaborazioni con la CNA, che si rende disponibile per qualsiasi iniziativa. Dal canto nostro, per esempio, stiamo portando avanti una battaglia capillare nel territorio, per quanto riguarda il problema dell’abusivismo; un fenomeno che caratterizza profondamente il settore degli acconciatori». «Ho il piacere di rappresentare le tre Camere di Commercio di Sicilia. Dobbiamo lavorare per fare squadra a tutela della categoria degli artigiani», ha detto invece Michele Marchese, componente della giunta della Camera di Commercio Sud Est Sicilia. Fra gli intervenuti anche Salvo Fleres, giornalista, politico ed ex dirigente della Cna. «Sono molto legato a questa categoria – ha detto Fleres – Credo che un’associazione come questa possa avere delle grandi opportunità utilizzando lo strumento del dialogo. La discussione e il confronto sono le basi per ridurre al minimo le possibilità di errore. In un contesto simile, dove non vi è peraltro alcuna sovrapposizione con le associazioni di categoria, sono molte le iniziative che potrebbero essere portate avanti e sarò lieto di esserne coinvolto». L’associazione Barbieri, Parrucchieri e Affini della provincia di Catania ha radici lontane e vanta l’adesione di personalità illustri del mondo della politica e istituzionale. «Nasce nel 1945 da un gruppo di barbieri – racconta –  che vivevano vendendo sapone ai parrucchieri. Negli anni il numero degli associati è cresciuto e sono state portate avanti delle politiche di assistenza rivolte agli artigiani, specie per i più anziani. Noi cercheremo, per esempio, di rilanciare la vecchia moda dei calendarietti profumati», ha concluso Ruffino. Al momento l’associazione conta 185 tesserati; la sede avrà anche una stanza dedicata al comitato di San Martino de Porres, il santo patrono degli acconciatori ed estetiste.


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