Scuola, Catania: malessere all’ Istituto “K. Wojtyla”


Pubblicato il 05 Dicembre 2013

Ecco la lettera inviata alle autorità dagli studenti dell” “alberghiero” (nella foto). “A Sua Eccellenza il PrefettoPrefettura di CataniaVia Prefettura, 14CataniaAl Commissario Straordinariodella Provincia Regionale diCataniaAl Sig. Sindacodel Comune di CataniaAll’Ass. della Pubblica Istruzionedel Comune di Cataniae p.c.Al Dirigente ScolasticoDell’I.P.S.S.E.O.A.”K. WOJTYLA”CATANIAOggetto: situazione di malessere dell’I.P.S.S.E.O.A. “K. WOJTYLA” di Catania

I sottoscritti Cannavò Christian, Stacchini Ivan, Indelicato Giuseppe, Vecchio Giuseppe,Scuderi Giovanni in qualità di componenti-alunni del consiglio d’Istituto, nonché portavoce dei quasi 2000 alunni del nostro Istituto, di cui siamo orgogliosi di appartenere, vogliamo manifestare tutto il nostro stato di “malessere” in merito alla situazione ancora in evoluzione della nostra scuola. Nello specifico, temiamo che possa essere “distrutta” una delle scuole che, per i risvolti lavorativi offerti sino ad oggi, può essere considerata in tutto e per tutto una “scuola d’eccellenza”.Tale situazione di malessere continua a persistere, nonostante le iniziative da Voi intraprese per cercare di risolvere diverse problematiche emerse, carenza di aule in testa (apparentemente risolta con l’assegnazione temporanea di un plesso a Librino, presso l’I.C. Fontanarossa”), con la conseguenza che però a tutt’oggi, non siamo in condizione di svolgere attività scolastica regolare, poiché ristiamo ancora in attesa che venga fatto un bando di gara per avere un servizio navetta Monte Po-Librino in orari scolastici, promesso dalla Provincia previo accordo accettazione locali Librino.Pur volendo riconoscere a tutti voi il merito di aver provato a risolvere quanto evidenziato, non intendiamo nascondere una grande delusione verso le Istituzioni sopracitate, considerando quanto siano evidentemente lunghi i tempi di espletamento delle procedure per la concreta risoluzione del problema. A questa si unisce una profonda amarezza nata in seguito a quanto pubblicato dai giornali e che paventa lo “spettro” che un altro “scippo” possa esserci compiuto!Ci riferiamo, nello specifico alla situazione in evolversi delle nostre classi ospitate al “Duca degli Abruzzi” e al “successivo/immediato” comunicato stampa, pubblicato in data 01/11/2013, che ci ha “informato” della richiesta inoltrata dal suddetto Istituto di un indirizzo di “accoglienza turistica per navi da crociera” nonché “enogastronomico”… Vorremmo evitare di trarre delle conclusioni affrettate, ma garantiamo che finale, questa volta, non sarà uguale a quanto accaduto al nostro plesso di Via Etnea (scippato ed accorpato all’Eredia!).Il senso di appartenenza alla nostra Scuola è grande, NOI facciamo parte del “K. Wojtyla”, se è qui che ci siamo iscritti, è qui che abbiamo iniziato i nostri studi ed è qui che li completeremo!Tutto ciò premesso, veniamo proprio in questi giorni a sapere che, la scuola Giovanni XXIII fino a questo momento negataci ripetutamente perché “virtualmente” assegnata agli uffici del Tribunale del Lavoro, risulta invece VUOTA e DISPONIBILE, in quanto il Tribunale verrà collocato presso i locali della Meucci.Riteniamo, a questo punto, che la Giovanni XXIII tocchi a noi per risolvere tempestivamente tutte le situazioni di disagio in cui noi alunni a tutt’ora ci veniamo a trovare e che hanno comportato una turnazione delle aule con il sabato a scuola, per evitare il prolungarsi dei doppi turni mattutini e scongiurare il perpetuarsi dell’orario ridotto. Vorremmo farvi presente che molti di noi lavorano durante il fine settimana!Vi chiediamo quindi se non sia arrivato il momento di cambiare rotta, considerato che i tempi per entrare nel Plesso Fontanarossa di Librino (soluzione da voi stessi definita “temporanea”) si allungheranno notevolmente.Vi chiediamo poi quale altro secondo fine ci sia nel non voler prendere in considerazione l’ipotesi di assegnarci l’edificio della Giovanni XXIII? E’ proprio necessario continuare a “spingere” la nostra scuola in zone esclusivamente di “periferia”?Confidiamo in una risposta immediata delle Istituzioni coinvolte a tutte le nostre domande e perplessità. Diversamente saremmo costretti a “manifestare” quanto prima tutti i nostri disagi.Chiediamo a gran voce un incontro soprattutto a Sua Eccellenza il Prefetto (incontro finora più volte richiesto ma, misteriosamente, saltato), rimanendo sempre in attesa di Vostra rispostaCordiali saluti.

 Catania, 25/11/2013I RAPPRSENTANTI DEGLI ALUNNI”.


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