Servizio idrico, l’allarme di Cgil, Cisl, Uil e Ugl: “Se continua stallo Ati, rischio commissario per l’affidamento al gestore. No a decisioni prese da altri su acqua pubblica”


Pubblicato il 01 Novembre 2022

C’è il serio rischio di commissariamento per l’Assemblea territoriale idrica di Catania, se entro i primi giorni di novembre non si procederà all’affidamento del servizio idrico integrato. A sollevare la spinosa questione sono le sigle Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Ugl Chimici di Catania alla luce del decreto del Ministero della Transizione ecologica dello scorso 6 ottobre, che richiama quanto previsto dal decreto legge n° 115 del 9 agosto 2022 sul rafforzamento della governance della gestione proprio del servizio idrico integrato. Una problematica già peraltro paventata dalle organizzazioni sindacali lo scorso mese di agosto, durante l’incontro con il nuovo presidente dell’Ati Fabio Mancuso. “Continuiamo a tenere alta l’attenzione sul tema dell’acqua pubblica e perchè, nel nostro territorio metropolitano, ci sia una conduzione uniforme del servizio stesso come previsto dalla normativa in vigore – dichiarano allarmati i segretari provinciali Jerry Magno, Giuseppe Coco, Alfio Avellino e Carmelo Giuffrida. Con grande rammarico dobbiamo però evidenziare come, ad oggi, la situazione stia versando ancora in uno stallo preoccupante, nonostante avevamo messo in guardia le istituzioni a tempo debito. Andando avanti così il pericolo che siano altri soggetti a decidere il da farsi per il nostro territorio è concreto e non ci sembra affatto corretto nei confronti dei cittadini che pagano le tasse.” Non è soltanto la questione energetica a preoccupare i sindacati, ma soprattutto quello che sarà il destino di un contesto, come quello delle forniture idriche, nella provincia etnea ancora prevalentemente nelle mani dei privati. “Non ci sono solo le reti – spiegano Magno, Coco, Avellino e Giuffrida – ma anche i pozzi, motivo per cui bisogna capire anche come devono andare avanti le operazioni di requisizione. E’ chiaro che Catania non si può e non si deve permettere decisioni prese altrove, per inerzia dei propri organi istituzionali. Ci rivolgiamo quindi al presidente Mancuso per la convocazione di un incontro urgente, nonchè ai sindaci dei 58 comuni affinchè siano vigili un un argomento, come quello della necessità che il servizio idrico sia pubblico, così importante per l’amministrazione del territorio.”


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

Tre personaggi molto noti: da sinistra a destra: il “Maradona dell’Urbanstica catanese”, l’ing. prof. direttore Biagio Bisignani, al centro il notaio assessore recente all’urbanistica Luca Sangiorgio, a destra l’ing. prof. Paolo La Greca, già assessore all’urbanistica,, poi dimessosi, poi divenuto esperto del sindaco. Insomma il un “trust di cervelli”, di gente seria e perbene, l’elitè […]

2 min

Parma, 11 dicembre 2025.L’audizione odierna dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato davanti alla Commissione Parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità conferma quanto Confconsumatori sostiene da tempo: per mettere fine in modo strutturale al caro voli da e per la Sicilia, l’unica strada realmente efficace resta l’introduzione della continuità territoriale con oneri di servizio pubblico […]

1 min

L’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania S.p.A. informa che, in occasione dello Sciopero Generale CGIL per l’intera giornata di lavoro del 12 dicembre 2025 a cui aderisce la Federazione dei trasporti Filt-Cgil, il servizio potrebbe subire delle variazioni. Il personale aderente all’iniziativa, si asterrà dal servizio per l’intero turno. Le fasce orarie di garanzia durante […]