Sicilia, Raffaele Lombardo:”la nostra autonomia è andata a farsi strabenedire, le funzioni del commissario dello Stato vanno riviste”

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di Fabio Cantarella

“Le funzioni del commissario dello Stato in Sicilia debbono essere riviste, altro che autonomia”. Lo ha sostenuto il governatore Raffaele Lombardo parlando del rapporto istituzionale tra stato e regione. Lombardo ha aggiunto: “ci definiscono una regione a statuto speciale, ma la nostra è l’unica nella quale il commissario dello Stato blocca le leggi regionali. Per carità lo fa secondo la sua valutazione della compatibilità con la Costituzione e le altre leggi dello Stato, ma paradossalmente nelle altre regioni, quelle a statuto ordinario, il sistema invece funzione così: intanto le leggi vengono promulgate immediatamente dalle regioni, dopodiché è il Consiglio dei ministri che può, entro 60 giorni, non bloccarle non dichiararle inefficaci, ma bensì portarle dinnanzi alla Corte Costituzionale. E così nel frattempo gli effetti sono salvi visto che se ne parla dopo uno due anni. Da noi invece -ha evidenziato il presidente della Regione- c’è il controllo preventivo all’entrata in vigore della legge stessa. Come vedete la nostra è un’autonomia che è andata a farsi strabenedire”.

Raffaele Lombardo lo ha detto difendendo con forza le scelte adottate dal suo governo in questi anni, specie in merito alla stabilizzazione dei precari della Regione Siciliana: “riporterò la questione nei binari della verità, la nostra economia è combinata così: 80 miliardi di prodotto interno lordo e 5 miliardi d’indebitamento con le banche, quanto fa il 6, il 7% del Pil? Lo Stato italiano, che a noi ci deve 1 miliardo e a breve ci darà 400 milioni, ha 1.600 miliardi di prodotto interno lordo e 2.000 miliardi di debito pubblico, record toccato solo qualche giorno addietro, pari al 120% del Pil. Certo, il nostro sistema economico avrà pur le sue criticità ma si tratta di problemi che abbiamo ereditato e per come ci è stato possibile abbiamo aggiustato. I dipendenti regionali, per esempio, sarà pur vero che sono troppi e in certi casi anche disorganizzati, ma noi li abbiamo trovati, non ne abbiamo assunti. E il mio governo ha scelto la linea del non licenziamento, i posti di lavoro abbiamo deciso di salvaguardarli, come nel caso dei forestali”.

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Redazione Iene Siciliane

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