Università. We Love Unict e il Presidente del I Municipio contro la violenza sulle donne


Pubblicato il 26 Novembre 2021

Centonove nastrini rossi, tanti quante le vittime di femminicidio registrate in Italia nel 2021, sono legati alle panchine presenti nei dipartimenti dell’ateneo etneo e nel centro storico di Catania, come apostrofo commemorativo e di richiamo alla riflessione nella Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa avanzata dall’associazione universitaria “WeLove Unict” presieduta dal dott. Alberto Vazzano, è stata accolta positivamente dal Presidente del I Municipio, il dott. Paolo Fasanaro.
 
«Abbiamo scelto i nastrini rossi per celebrare la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne come simbolo», spiega il Presidente Alberto Vazzano. «Con l’associazione We Love Unict cerchiamo di dare nel nostro piccolo un contributo semplice ma per noi importante per sensibilizzare la comunità universitaria e, più in generale, la nostra società. L’auspicio è che un giorno queste violenze non si ripetano più». 
 
L’idea è subito sposata anche dal Presidente del I Municipio, il dott. Paolo Fasanaro: «Ho subito proposto ai giovani studenti di We Love Unict di allargare l’iniziativa alle piazze del Primo Municipio onorando il ricordo delle 109 donne che quest’anno sono state vittime di femminicidio. L’obiettivo  – spiega il dott. Fasanaro – è quello di sensibilizzare tutta la popolazione su un tema così importante ma, soprattutto, stimolare donne e ragazze a denunciare immediatamente qualsiasi tipo di violenza per evitare il peggio. Mi auguro che anche la giustizia faccia la propria parte iniziando davvero a tutelare le donne adottando pene severe e tempestive».
 
Una panchina è stata dipinta di colore rosso vivo nel portico dei Dipartimenti di Ingegneria, iniziativa avanzata dai rappresentanti degli studenti di We Love Unict e concordata con i direttori dipartimentali, il prof. Enrico Foti e il prof. Angelo Muscato. «Abbiamo voluto rappresentare così la nostra ferma posizione di contrasto alla violenza di genere – precisa Simone Apa – all’interno di un luogo di passaggio parecchio frequentato quotidianamente dagli studenti dei due dipartimenti».
 
Quattro scatole sono inoltre posizionate nei dipartimenti di Scienze Politiche, Economia e Ingegneria dove resteranno per una settimana. «Gli studenti potranno fare sentire la propria voce in modo anonimo raccontando le proprie esperienze o semplicemente lasciando un messaggio di sostegno a chi è vittima di violenza, fisica o psicologica», spiega la senatrice accademica Alessandra Leonardi. «Il contenuto dei messaggi sarà reso noto nel corso del dibattito fissato martedì 30 novembre  alle presso il Dipartimento di Scienze Politiche, alla presenza della prof.ssa Stefania Mazzone e del prof. Maurizio Avola».

 


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