Ludovico Balsamo, qual è il senso di questa regolamentazione dei parcheggi? Il tema della sosta a pagamento è un tema molto delicato. Il senso è quello di garantire un accesso più equo all’interno delle strutture ospedaliere. A dire il vero l’ accesso del paziente dovrebbe essere gratuito ma l’obbiettivo non era quello di addossare agli […]
Vertenza Oda in Parlamento
Pubblicato il 07 Agosto 2025
ecco il testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
presentata dall’On. Luciano Cantone il 05/08/2025
Al Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della Salute – Per sapere – premesso che:
la Fondazione Opera Diocesana di Assistenza (O.D.A.) di Catania, ente senza fini di lucro, svolge da decenni attività socio-sanitarie e assistenziali in favore di soggetti fragili, tra cui persone con disabilità psico-fisiche, minori con gravi patologie e cittadini in stato di marginalità sociale;
l’ente opera in convenzione con l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catania e fa parte della rete di strutture accreditate del Servizio Sanitario Regionale siciliano;
tuttavia, l’O.D.A. versa da tempo in una situazione di criticità economico-finanziaria, che ha determinato – a partire dal 2016 – l’apertura di una lunga fase commissariale, conclusasi solo nel 2025 con la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione da parte dell’Arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna;
alla data del marzo 2025 risultavano maturati fino a sei mensilità arretrate nei confronti di circa 400 lavoratori, tra operatori socio-sanitari, amministrativi e personale sanitario, con evidenti ripercussioni sul piano del reddito familiare, della continuità assistenziale e della stabilità occupazionale;
l’Arcidiocesi ha comunicato pubblicamente che – con l’intervento del commissario uscente – sono state reperite risorse per procedere al pagamento di quattro delle sei mensilità arretrate, pur precisando che l’ODA è ente autonomo e non di proprietà della Diocesi, sebbene soggetto alla vigilanza canonica e alla nomina degli organi di vertice da parte del Vescovo;
permangono tuttavia incognite sulla piena copertura delle spettanze residue, sulla tenuta occupazionale dell’ente e sulla continuità dei servizi in convenzione, con il rischio che eventuali interruzioni o disservizi possano danneggiare in modo diretto i soggetti più fragili del territorio;
non risulta ad oggi che le autorità sanitarie locali o regionali abbiano fornito un piano di intervento pubblico strutturato a sostegno della continuità operativa dell’ente o misure straordinarie per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori;
si chiede di sapere:
- se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e intendano attivare, per quanto di competenza, un monitoraggio urgente sulla situazione gestionale e finanziaria della Fondazione Opera Diocesana di Assistenza di Catania;
- se ritengano opportuno avviare un’interlocuzione istituzionale con la Regione Siciliana e con l’ASP di Catania per verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti per la prosecuzione delle convenzioni pubbliche in essere e la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti;
- se, alla luce della natura convenzionata dell’ente e della sua rilevanza strategica sul piano dell’ assistenza territoriale, intendano valutare misure straordinarie di sostegno per garantire la continuità dei servizi e la corresponsione integrale delle retribuzioni pregresse;
- se si intenda promuovere, in collaborazione con le Regioni e gli enti competenti, una revisione dei criteri di accreditamento e di vigilanza sui soggetti del privato sociale che operano in ambito socio- sanitario, con particolare riguardo alla trasparenza finanziaria, alla regolarità contributiva e alla tutela dei lavoratori e degli utenti
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