“A Catania non è più possibile morire nei giorni di festa”. Agghiacciante considerazione del vicepresidente del Consiglio comunale, Puccio La Rosa


Pubblicato il 09 Settembre 2011

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Probabilmente i catanesi – afferma il vice presidente vicario del Consiglio comunale di Catania Puccio La Rosa (FLI) – hanno finalmente un motivo per ringraziare Stancanelli e la sua giunta tecnica. A Catania, infatti –precisa il dirigente nazionale di FLI – grazie ad una disposizione di servizio, datata 25 agosto ed operativa dal 1 settembre,  non è più possibile morire nelle 24 ore precedenti ai giorni di festa.

Con una disposizione di servizio, infatti,  – spiega il vice presidente vicario del Consiglio Comunale La Rosa – dal primo di settembre, durante i giorni di festa, rimarrà chiuso l’ufficio “morti – stato civile” ossia l’ufficio preposto, per legge, a ricevere entro 24 ore la denuncia di avvenuto decesso di un cittadino, senza la quale non è possibile espletare gli atti necessari a potere svolgere funerale e sepoltura.

In particolare – prosegue Puccio La Rosa – la disposizione impartita viola l’art. 72 della legge n° 396 del 2000, relativa al regolamento di stato civile, che con chiarezza dispone che ” la dichiarazione di morte è fatta non oltre le 24 ore dal decesso all’ufficiale di stato civile del luogo dove questa è avvenuta”  ed ancora statuisce che l’obbligo di denuncia  ricade su ” un congiunto, sulla persona convivente,  su un delegato o su persona eventualmente informata”. In questo senso in caso di decessi in giorni prefestivi che avvengono a Catania in abitazioni private o luoghi diversi da strutture sanitarie o di accoglienza – prosegue La Rosa – i familiari dei defunti si troveranno nelle condizioni di non poter effettuare la denuncia prevista dalla legge e quindi le procedure necessarie per  espletare i funerali.
La legge, infatti, -aggiunge l’esponente politico futurista – statuisce che solo dopo l’avvenuta denuncia di decesso, corredata da certificato medico e documenti del caso, all’ufficio comunale preposto, quest’ultimo rilascerà l’autorizzazione alla sepoltura. Accadrà, quindi, – precisa Puccio La Rosa – che a seguito delle nuove disposizioni introdotte nell’organizzazione del fondamentale ufficio comunale, l’Amministrazione comunale abbia determinato un’evidente violazione di legge, destinata a creare scompensi e confusione ai cittadini.
Ecco perché con un’interrogazione urgente – conclude Puccio  La Rosa – ho chiesto al sindaco nel caso in cui, grazie al supporto di tecnici e costosi esperti vari di cui ama circondarsi, non abbia trovato la formula per impedire decessi in città nelle 24 ore dei giorni di festa, di annullare l’assurdo provvedimento disposto e di evitare fastidi e problemi a cittadini già provati ed addolorati dalla perdita dei propri cari.

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