Adolfo Urso, Fabio Fatuzzo e Pippo Scalia lanciano “Fare Italia”


Pubblicato il 24 Luglio 2011

Urso_medium“Pronti a chiedere all’assessore regionale Sparma di fare un passo indietro qualora Raffaele Lombardo non rinunci al terzo polo e al PD”. Sono le dichiarazioni del deputato nazionale Pippo Scalia, coordinatore in Sicilia di “Fare Italia”, rilasciate nel corso della conferenza stampa indetta ad Aci Catena, nella tenuta estiva del leader nazionale del movimento, Adolfo Urso.

Presenti anche l’on. Fabio Fatuzzo, presidente dell’Acoset, e il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, oltre a numerosi assessori, consiglieri comunali e dirigenti di partito dell’hinterland etneo. Urso ha anticipato ai giornalisti che “Fare Italia” nasce dall’esigenza di affermare anche in Italia i valori del Partito Popolare Europeo tra cui quello del bipolarismo.

“Un progetto ambizioso – ha detto l’on. Urso – che l’Italia non può più rinviare. Al momento non siamo un partito, ma ci poniamo l’obiettivo di dialogare e costruire un soggetto comune a tutti i politici e gli amministratori che si riconoscono nel PPE, da quelli del PDL a quelli dell’UDC, da FLI all’MPA di Raffaele Lombardo che quando era eurodeputato ne faceva parte”.

Fabio Fatuzzo ha sottolineato come gli esponenti di “Fare Italia” abbiano dimostrato di non essere per nulla attaccati alla poltrone e agli incarichi ma siano mossi dall’esclusivo scopo di ritornare a un modo di fare politica carico di contenuti e vicino alla gente. “Non solo i deputati ed i senatori di ‘Fare Italia’ si sono dimessi dai rispettivi gruppi politici di appartenza, ma hanno lasciato ogni incarico di governo, così come ha fatto l’on. Urso che lo scorso novembre si è dimesso da viceministro del governo Berlusconi”.

Urso ha poi sottolineato di aver molto apprezzato il recente atteggiamento del PDL. “Bene il cambio generazionale alla guida del partito, la non ricandidatura di Berlusconi a premier nel 2013, nè tanto meno a presidente della Repubblica, l’introduzione delle primarie nelle competizioni elettorali, il dialogo con le altre forze centriste come l’UDC per la costituente popolare. Sono tutte cose che avevamo chiesto quando militavamo nel PDL e ci rendevamo conto che era necessario un cambio di marcia”.

“Il Sud è una polveriera. L’ex viceministro lo ha detto senza mezzi termini evidenziando l’improrogabilità di una seria politica di sviluppo del Mezzogiorno. “Un progetto strategico – ha detto Urso – che sconfigga l’assistenzialismo e la politica clientelare”. Poi una provocazione:”non vogliono la Tav al Nord, ma facciamola qui nel Meridione!”

Pr0ssimo appuntamento per il 17 e 18 settembre quando il movimento “Fare Italia” organizzerà delle manifestazioni che coinvolgeranno amministratori e dirigenti di partito. Un ritorno in pubblico dopo l’affollatissimo convegno organizzato proprio da Fabio Fatuzzo a Catania lo scorso maggio.


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