Aeroporto di Catania: per Fontanarossa il grande (o piccolo?) risiko


Pubblicato il 21 Giugno 2012

E alla fine della mega-“bagarre” potrebbe arrivare..un ritorno: l’avv. Vito Branca!di Iena con le ali

Ufficialmente tutti o quasi parlano di sviluppo, economia, risultati, obiettivi: dietro, invece, è scatenata la “bagarre” tutta fatta di giochi di potere, di alleanze che vanno e che vengono, di incontri e scontri. Ma cosa sta accadendo a Fontanarossa? Di certo, dalla Camera di Commercio, con il suo presidente Pietro Agen, si è da tempo progettato una soluzione reale e praticabile, che sembrava aver trovato buone risposte ed accoglienza generali: Santo Castiglione presidente e Totò Bonura amministratore delegato. Poi, le ultime settimane e lo “scivolamento” verso la “guerra”: il presidente uscente Gaetano Mancini non ne vuole sentire di andarsene, si fa forte dei risultati ottenuti. Dietro le quinte, il volto peggiore della politica siciliana e dei poteri forti, in primis Confindustria, fanno il resto.

La Camera di Commercio di Catania, socio di Sac, rischia il commissariamento dall’assessore regionale Marco Venturi, personaggio molto vicino ad Ivanoe Lo Bello, l’industriale preferito dei convegni antimafia, vicepresidente nazionale di Confindustria. Mossa –che confermerebbe l’asse Lombardo-Confindustria già emerso con l’ingresso di Andrea Vecchio in giunta regionale e che se attuata bloccherebbe Agen e rimetterebbe le “pedine” –idealmente parlando- di questo “gioco” (ideale?) in circolo.

Chi va a presiedere la Sac? Agen non molla, tira dritto, ma alle sue spalle ci sarebbe in atto una “manovra” per portarlo “gentilmente” alla decisione…di altri. Quale? Sentite bene la vostra iena, che ha girato da par suo per la Sicilia: parrebbe che sull’asse Catania-Siracusa-Ragusa (le Camere di Commercio aretusea e ragusana, in primis) si sia lavorato in questi ultimi giorni per arrivare ad una sorta di grande “entente cordiale”: tradotto l’asse politico-imprenditoriale Castiglione-Firrarello da un lato e Bianco-Lo Bello dall’altro avrebbe operato “alla grande” per –come dire- convincere o portare Pietro Agen a fare… altre scelte. Fantapolitica? Fantaimprenditoria? Parrebbe proprio di no.

Insomma, a cambiare “giro” di nomi. Soprattutto uno: niente Castiglione Santo alla presidenza, semmai un volto nuovo della Catania che conta, che sarebbe un ritorno alla Sac, quello dell’avv. Vito Branca! Un personaggio conosciutissimo del jet-set catanese, buon amico di Mario Ciancio, buon amico del senatore Pino Firrarello, consulente già della giunta Bianco e di quella Scapagnini (sinistra-destra?), stimato professionista e docente universitario, consulenze per la Procura della Repubblica. Insomma, un personaggio a tutto tondo, con i giusti titoli. D’altra parte, anche la “sinistra” con l’asse Bianco-Lo Bello vedrebbe di certo con gradimento questa “soluzione”.

Insomma, alla fine, nella “città degli amici” si starebbe preparando un bel…”sacco” per Pietro Agen, che, alla fine, si dovrebbe “accontentare” dell’amministratore delegato, per cui è già indicato Totò Bonura? Chissà. Vedremo presto su questi schermi, anche perché ad inizio luglio è prevista l’assemblea dei soci della Sac. Allora, fiamme di Megalopoli, stanno arrivando i “catanesi”!


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