Cani e gatti randagi in pericolo dalle modifiche di un disegno di legge


Pubblicato il 04 Marzo 2025

Cani e gatti randagi in pericolo dalle modifiche di un disegno di legge

Sono 11 le associazioni di Catania si uniscono alle altre 40 di tutta la Sicilia a tutela dei randagi

Le associazioni ANIMALISTE si riuniscono per far sentire la voce degli animali e hanno chiesto all’On. Laccoto Giuseppe della Lega, firmatario del disegno di legge 738, l’audizione affinché vengano chiarite le criticità del disegno di legge.

Sono Le Aristogatte Ets/Odv, Ente di Tutela Animale L’Altra Zampa Odv, Enpa Adrano, Teg4Friends Odv, Lida Catania,ASA, Cuore Animale, Balzoo, Sez. Sciacca, Randagioso, LEAL lega antivivisezionista e Upa ad esprimere forte preoccupazione e disaccordo per le modifiche che il disegno di legge vuole apportare alla legge regionale 15/2022 sulla tutela degli animali e la prevenzione al randagismo.

Il nuovo testo in discussione domani 05/03/2025 alle ore 15 Relatore: on. Laccoto della Lega smantella strumenti fondamentali per il benessere degli animali e rischia di portare la Regione Sicilia a indietreggiare nel percorso legislativo-culturale in materia di tutela del benessere animali e prevenzione al randagismo.

In particolare,

le associazioni lamentano

  1. L’esclusione delle Associazioni animaliste alla collaborazione nelle attività di prevenzione al randagismo e gestione strutture canili (nonostante l’importanza del Terzo Settore) impedendo loro di fatto di effettuare anche il controllo sullo stato di salute dei cani in canile e sulle modalità di detenzione;
  2. eliminazione della sterilizzazione di gatti liberi – con conseguente aumento del randagismo felino – in capo agli attuali Enti di competenza;
  3. l’eliminazione della possibilità di dare in affido, a spese proprie, l’animale al segnalante che sia disponibile a farsi carico dello stesso;
  4. l’esclusione della reimmissione dei cani vaganti sul territorio dopo il prelievo e la sterilizzazione, riducendo il ruolo delle associazioni animaliste, eliminando incentivi alle adozioni e limitando drasticamente le risorse destinate alla gestione dei rifugi. Queste decisioni, oltre a compromettere il benessere degli animali, rischiano di aggravare il problema del randagismo in Sicilia e di arrecare un danno all’Erario dei Comuni che saranno costretti a farsi carico di tutta la gestione del randagismo senza poter contare sulla attività gratuita dei volontari.

Alcune associazioni hanno inviato osservazioni alla Regione e tutte invitano a rivedere le modifiche alla legge regionale 15/2022, chiedendo di essere ascoltate operando sul territorio da anni per garantire la tutela e la dignità degli animali. Gli avvocati Floriana Pisani e Tania Cipolla evidenziano che queste modifiche così come formulate estromettendo le associazioni e impedendo loro di intervenire compiutamente per risolvere le cause legate al randagismo canino e felino aggravano il problema del randagismo in Sicilia già particolarmente critico. La modifica alla legge apparentemente diretta a contrastare l’emergenza randagismo e adottare misure efficaci a tutela del territorio e dei suoi cittadini di fatto vanifica il percorso legislativo faticosamente iniziato dallo Stato Italiano e contrasta palesemente con la legge quadro nazionale, con la Costituzione e con le direttive comunitarie. L’approvazione di queste modifiche costringerà le associazioni animaliste ad inutili e defatiganti cause davanti alla Giustizia per ricordare al nostro legislatore che non è possibile portare la Sicilia indietro di cinquant’anni in tema di Randagismo.

Le associazioni chiedono a gran voce il rinvio in Commissione del disegno di legge.


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