Catania, “cambia tutto” a Palazzo: da sinistra a destra, ora si va da destra a sinistra


Pubblicato il 02 Luglio 2013

Un mattinata “Storica” per la “politica” sotto il vulcano: come prendere per il culo le persone. Quelle che si fanno prendere per il culo…di iena assonnata

Alla fine, in ritardo sulla “marcia prevista”, è arrivato il sindaco Enzo Bianco, sorridente sempre anche quando è incazzato. Intorno, in sala giunta, tanta gente aspettava da tempo: varia umanità, già passata dalle precedenti amministrazioni di centro-destra e di centrosinistra. Ormai non ci fa caso quasi più nessuno.

Arriva dalla segreteria dell’assessore regionale “incrocettato” Nicolò Marino, Giuseppe Lentini: segnali di vittoria e di giubilo (nella foto in alto).

Eccoli i nuovi quattro assessori: giurano in pochi minuti. Su un lato della grande tavolata, il segretario generale Gaspare Nicotri. Fa il suo dovere. Per il resto parlano gli occhi. Non resterà: al suo posto è in arrivo Antonella Liotta, “fedelissima” di Saro Confindustria Crocetta. Che domani arriverà a Catania per una giunta congiunta con quella di Enzo IV: il biglietto per questo film è gratis. I pop corn no.

Giurano Marco Consoli. Clap, clap.Giura Salvo Di Salvo. Clap, clap.Giura Giuseppe Girlando. Clap, clap.Giura Orazio Licandro. Clap, clap.

Il prof. Orazio Licandro, comunista italiano, dirigente del Pdci, si ritrova accanto a Marco Consoli. A governarci assieme. Dopo tredici anni di scontri, anche furibondi. Posizioni diametralmente opposte su tutto o quasi (dai centri sociali al bilancio), ma alla fine l’Amore trionfa. Due poltrone per due “nemici”.

  

Vediamo Giuseppe Girlando: ci dicono che è imparentato per parte di moglie con i Moncada, quelli che hanno anche parte di Palazzo Biscari. “Aristocrazia progressista”? Intanto, l’assessore D’Agata parla di politica con Valentina Scialfa, la più “bella del reame” -dice qualcuno…

Il più popolare -nel senso vero e migliore del termine- è così Salvo Di Salvo. Un ragazzo che si è fatto da solo. Complimenti. Salutiamo suo padre, gran persona, un lavoratore. Questa è la Catania che non titoli o famiglie nobiliari o simili. Un “miracolo” stare lì. Il suo leader Lino Leanza, con pochi uomini nell’ex consiglio, conquista per metà i quartieri cittadini con le Municipalità, ha due assessori in giunta (Salvo di Salvo e Angela Mazzola) e non è finita…Niente male per l’ex segretario dell’Mpa.

Del resto, la maggioranza di fatto di questa giunta è “lombardiana” o “ex Mpa”. Dall’agro catanese, in quel di Grammichele o viciniori, non arrivano segnali di disappunto, anzi…


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