Catania grandi opere? “No, tutto da rifare”


Pubblicato il 14 Settembre 2011

  IMG018Si è tenuta, stamane, presso il salone dell’associazione Itaca, la conferenza stampa sul tema: Porto turistico Acqua Marcia: no alle speculazioni edilizie, Sinistra Ecologia Libertà denuncia alla Procura le inadempienze del sindaco Stancanelli.

All’iniziativa sono intervenuti Marcello Failla, responsabile commissione territorio del circolo cittadino “Rinascita” e Giolì Vindigni, segretario provinciale Sinistra Ecologia Libertà (nella foto i due), che hanno denunciato le inadempienze dell’amministrazione comunale sull’annosa vicenda del progetto di porto turistico della società Acqua Marcia.

Il TAR di Catania -ha detto Marcello Failla-, in seguito alla sentenza 1752/07 del 11/10/2007, ha nominato un commissario ad acta nella persona dell’ammiraglio Antonio Zanghì per il compimento degli atti necessari per la prosecuzione della procedura di cui al DPR n. 509/1997.

Il Commissario ad acta Ammiraglio Antonio Zanghì nella determina, assunta totalmente dal TAR nella sentenza finale, ha ritenuto maggiormente idoneo il progetto della Soc. Dell’Acqua Marcia per azioni, a soddisfare in via combinata gli interessi pubblici alla valorizzazione turistica ed economica della regione, alla tutela del paesaggio e dell’ambiente ed alla sicurezza della navigazione.

La sentenza del commissario ad acta sopra citata si concludeva con la richiesta alla società Dell’Acqua Marcia per azioni di presentare il progetto definitivo di cui all’art. 6 del DPR n.  509/1997, come recepito dalla legge regionale n. 4/2003,  adeguandosi alla prescrizione contenuta nella relazione di consulenza tecnica allegata (pag. 26) entro sessanta (60)  giorni dalla comunicazione della presente determina.

Il commissario ad acta era stato nominato da TAR per sostituire il sindaco ed all’indomani della sentenza del TAR, ha esaurito la propria funzione, lasciando al sindaco il ruolo che la legge gli assegna ed in particolare la vigilanza perché il dettato della sentenza del TAR di Catania, venga interamente applicato.

A distanza di oltre due anni -ha continuato Marcello Failla- non ci risulta però che il sindaco di Catania abbia dichiarata decaduta la richiesta di concessione presentata dalla società Dell’Acqua Marcia per azioni, nonostante questa non abbia adempiuto, entro i sessanta giorni espressamente previsti dal commissario ad acta, alla presentazione del progetto definitivo.

Di recente la Sovrintendenza al BB CC AA ha comunicato all’amministrazione comunale di Catania, il proprio parere negativo sulla proposta di porto turistico avanzata dalla società Dell’Acqua Marcia, proprio perché il progetto viola la legge regionale n. 78 del 12/06/1976 che all’articolo 15 così recita: ai fini della formazione degli strumenti urbanistici generali comunali debbono osservarsi, in tutte le zone omogenee ad eccezione delle zone A e B, in aggiunta alle disposizioni vigenti, le seguenti prescrizioni:  a) le costruzioni debbono arretrarsi di metri 150 dalla battigia;  entro detta fascia sono consentite opere ed impianti destinati alla diretta fruizione del mare, nonché  la ristrutturazione degli edifici esistenti senza alterazione dei volumi già  realizzati.

Così facendo la Sovrintendenza in realtà si è finalmente pronunciata negativamente sulla edificazione di 400.000 metri cubi di alberghi e centri commerciali in riva al mare che il progetto Acqua Marcia intende realizzare nel porto di Catania.

Sinistra Ecologia Libertà già il 25 giugno scorso aveva inviato una precisa diffida al sindaco, chiedendogli di adempiere al dettato della sentenza del TAR e di sancire la decadenza del progetto di porto turistico Acqua Marcia, perché nei tempi previsti non era stato presentato il progetto definitivo.

Adesso, considerata la reticenza ripetuta del sindaco, Sinistra Ecologia Libertà ha deciso di presentare un esposto alla Procura chiedendo che si indaghi sulle inadempienza del sen. Stancanelli.”

E’ quindi intervenuto Giolì Vindigni che ha espresso la posizione di Sinistra Ecologia Libertà sulla prossima nomina del presidente dell’autorità portuale.

“Tra poco meno di un anno scadrà il mandato dell’attuale presidente dell’autorità portuale Santo Castiglione -ha detto Vindigni-, Sinistra Ecologia Libertà intende avviare una intensa iniziativa perché la nuova nomina sia una vera occasione per il rilancio del nostro porto e perché esso diventi sempre più una grande opportunità di lavoro per la città di Catania.

In tal senso giudichiamo inopportuna la eventuale nomina dell’ex procuratore della Repubblica, Vincenzo D’Agata, riportata in queste settimane anche in alcuni quotidiani catanesi.

Siamo contrari in primo luogo perché proprio l’ex procuratore è oggetto di indagine per presunte irregolarità nel rapporto con alcuni degli Enti che dovranno procedere alla nomina, in particolare il comune e la provincia di Catania.

In secondo luogo perché riteniamo che debba essere chiamato a svolgere il delicato compito di presidente dell’autorità portuale,  una figura di grande competenza nel settore dei trasporti e del tutto al di fuori di ogni logica partitica”.


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