Corsi di formazione per il personale del T.A.R. Sicilia fuori orario lavorativo, diffida della UILPA: “Mancato rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti, lavoratori penalizzati dal mancato riconoscimento dello straordinario ”


Pubblicato il 13 Novembre 2024


Una richiesta formale di chiarimenti ai vertici del Tribunale Amministrativo della Sicilia, con sede a Palermo, in merito alle modalità di erogazione dei corsi di formazione obbligatoria rivolti a tutto il personale.

A trasmetterla è stata Elisabetta Argiolas, coordinatrice nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Giustizia Amministrativa, che denuncia l’assenza di riscontro alle istanze inviate lo scorso 30 ottobre e il mancato riconoscimento dello straordinario per le ore eccedenti a beneficio dei dipendenti, obbligati a partecipare al percorso formativo programmato fuori dall’orario di lavoro.

Alla lettera inviata dalla dirigente nazionale della sigla ha fatto seguito la diffida emessa dalla Uil Pubblica Amministrazione di Palermo, rappresentata dal segretario generale Alfonso Farruggia: un’azione necessaria, secondo il sindacato, per tutelare i diritti dei lavoratori, “in un contesto che ignora le normative in materia di orario di lavoro e compenso per le ore straordinarie”.

Secondo il programma annuale 2024, i corsi di aggiornamento sono rivolti a tutto il personale in servizio e  rappresentano un elemento essenziale per la crescita e la formazione professionale.

“Tuttavia – spiega Alfonso Farruggia – la UILPA esprime profondo disappunto nel constatare che i percorsi formativi siano organizzati al di fuori dell’orario ordinario di lavoro e resi obbligatori senza il pagamento delle ore eccedenti come straordinari”.

L’ARAN, facendo riferimento a precedenti pareri e in conformità al CCNL del settore pubblico, ha chiarito in più occasioni che le ore di formazione devono essere considerate orario di lavoro.

Le ore eccedenti devono essere compensate con retribuzione straordinaria o, su richiesta del dipendente, con riposi compensativi.

La mancata applicazione di tali disposizioni costituisce una violazione delle norme contrattuali e potrebbe configurare un comportamento antisindacale.

“Ribadiamo l’importanza della formazione – sottolineano Elisabetta Argiolas e Alfonso Farruggia – ma condanniamo fermamente l’imposizione di modalità che penalizzano i lavoratori: chiediamo pertanto che i corsi siano programmati all’interno dell’orario di lavoro settimanale, rispettando la normativa e le condizioni vigenti”.

La UILPA annuncia azioni legali nel caso di mancata adozione delle misure necessarie a tutela dei diritti dei lavoratori.

“Abbiamo già conferito all’avvocato Filippo Buttà il mandato – conclude Alfonso Farruggia – per intraprendere tutte le iniziative possibili nel caso in cui l’Amministrazione continui a violare le norme contrattuali, prefigurando i presupposti di un comportamento antisindacale”.


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