Cronaca nera, Catania: minaccia l’ex datore di lavoro. Quattro arresti


Pubblicato il 09 Agosto 2013

Dalla Questura si rende noto“nella serata di ieri, giusta delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, personale di questa Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’o.c.c.c., emessa in data 7.8.2013 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti di: CUTULI Andrea Diego, (cl. 1987) SAITTA Alfio Concetto, (cl. 1984), pregiudicato, per tentata estorsione aggravata.

La misura cautelare segue, di pochi giorni, l’arresto operato il decorso 5 agosto in flagranza di reato per i medesimi reati di: SCUTO Salvatore Cosimo (cl. 1966), PAPA Giovanni (cl. 1981), pregiudicato.

Alla fine del mese di maggio, quest’ufficio apprendeva che un imprenditore operante nel settore del noleggio mezzi, con azienda sedente nell’hinterland etneo, a seguito delle dimissioni lavorative di SCUTO Salvatore Cosimo, suo ex dipendente, era stato in più circostanze avvicinato da alcuni individui che lo avevano minacciato al fine di fare ottenere al citato dipendente una somma di gran lunga superiore di quella spettante quale trattamento di fine rapporto – 11.000 euro circa -.Sulla scorta di quanto appreso veniva avviata una mirata attività di indagine, anche di tipo tecnico, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nel corso della quale venivano monitorati alcuni appuntamenti in cui l’ex dipendente, spalleggiato da altri soggetti, individuati per i citati CUTULI e SAITTA, intimava alla vittima, con modi e frasi minacciose, di provvedere al pagamento.Ed invero, in una circostanza CUTULI Andrea Diego e SAITTA Alfio Concetto avvertivano la vittima affermando “se vuole tornare a casa tranquillo”. In un altro caso, invece, SCUTO si presentava presso la sede dell’azienda insieme a PAPA e, non essendo presente l’imprenditore, lo contattava telefonicamente, passando la comunicazione al suo accompagnatore il quale, al diniego dell’interlocutore ad incontrarlo, con tono aggressivo lo avvisava “io la sto aspettando qua ed è meglio che non passa”.Il decorso 5 agosto SCUTO Salvatore Cosimo, accompagnato da PAPA Giovanni si recava presso l’azienda ove reiterava le illecite richieste. PAPA, al rifiuto dell’imprenditore, lo aggrediva colpendolo con pugni e calci ma l’immediato intervento degli agenti della Mobile, appostati nei pressi, evitava il peggio. I due, infatti, venivano prontamente bloccati e tratti in arresto.Sulla scorta degli elementi acquisiti, la Procura Distrettuale della Repubblica richiedeva al G.I.P. la convalida degli arresti nei confronti di SCUTO e PAPA avanzando istanza, al contempo, di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei predetti nonché di CUTULI e SAITTA, a carico dei quali erano stati acquisiti univoci e concordanti elementi di responsabilità in ordine al medesimo reato.Il G.I.P. convalidava gli arresti di PAPA e SCUTO applicando nei loro confronti e di CUTULI e SAITTA la misura cautelare della custodia in carcere.Gli arrestati sono stati associati presso la locale casa circondariale di “piazza Lanza”.”

 


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