E Dino Giarrusso arrivò al PD dell’accordismo assoluto


Pubblicato il 29 Gennaio 2023

Negli ultimi trent’anni abbiamo visto tante carriere politiche fulminanti e fulminate. I politici di lungo corso sono molti della destra e della sinistra ‘usi a obbedir tacendo’, da uomini pseudo liberi. Ma tra i leader, a parte Franceschini che ha sempre rifuggito l’idea di essere il numero uno, se non per pochi dolorosi mesi, la storia patria è piena di comete. Forse Berlusconi è tra i più longevi, ma con molte sconfitte, frammiste a molte ricchezze travasate spesso direttamente dai fondi pubblici.

Oggi, tra le meteore un giovane aspirante leader. Famoso per aver lavorato alla trasmissione le Iene, non sicule, ha intrapreso la carriera di politico nel Movimento Cinque Stelle, oltre a quella di aspirante imprenditore calcistico palermitano, da catanese.

Ma l’avventura a cinque stelle è durata poco. Entrato rapidamente in rotta di collisione con il lidèr dauno-toscano, Giarrusso ha tentato la strada del partito personale, poi sicilianista.

Cotto a puntino, indigerito da De Luca e poi espulso dallo stomaco di matrice democristiana dello sceriffo messinese, Giarrusso ricompare oggi come sostenitore della candidatura di Bonaccini nel Pd.

Fa una certa impressione accostare le intemerate anti Pd di pochi mesi fa e l’entusiasmo per Bonaccini, campione di quel governismo pragmatista che reso il Pd produttore a getto continuo di idee utili solo a imbavagliare e immobilizzare sempre di più i sempre meno ricchi cittadini italiani.

Vedere il campione delle libertà senza ragioni dei cittadini al governo, allinearsi al partito che rifugge l’opposizione su tutte le scelte importanti e capace di realizzare a Palermo come a Roma saldature incredibili con i governi o le opposizioni di destra, sulle scelte più miserabili a nostro danno, fa impressione.

È la dimostrazione che non basta essere parte di una famiglia al potere a Catania da lustri, per capire che se dichiari di essere difensore dei deboli devi essere difensore dei deboli. Se fai cose diverse da quelle che dichiari, alla fine apparirai come qualsiasi politicante attuale: uno che parla, ma non sa che dice.

Se sei questo, allora almeno il potere devi averlo già. Perché l’elettore i voti te li può dare, per passare da scemo, ma non è scemo e almeno vuol essere pagato.

Se vuoi il successo, o te lo paghi o sei obbligato alla coerenza e alla difesa autentica dei valori che affermi.

Ora anche Giarrusso è diventato alfiere dell’accordismo assoluto, nel partito di Anthony Barbagallo, che transfughi come Angelo Villari hanno definito come trascolorato amico delle strategie di Raffaele Lombardo.

Ma forse è solo gelosia.

Gioia Scintilla


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]