Elezioni e “duri e puri”: il “sacrificio” di Claudio Fava, al nord per un posto


Pubblicato il 15 Marzo 2013

di iena con la valigia

Vi ricordate di Claudio Fava, l’uomo che doveva risollevare la Sicilia nell’ottobre 2012, ma che non seppe presentare neanche la sua candidatura? Era il 27 settembre 2012 a pochi giorni dall’ufficializzazione della candidatura a Presidente della Regione, il giornalista catanese ha dovuto fare marcia indietro cedendo il posto a Giovanna Marano. Il motivo, molti di voi lo ricorderanno, fu un impedimento di legge legato alla residenza di Fava. Alla Regione si può candidare solo chi è residente in Sicilia da almeno 45 giorni prima della presentazione della propria candidatura. Cinque giorni di troppo. Claudio Fava in fretta e furia all’epoca portò la propria residenza da Roma ad un paesino siciliano, Isnello, dove ad oggi è residente.Ma alla compilazione delle liste per il rinnovo del Parlamento si è fatto nominare capolista alla Camera udite udite, in Lombardia. A Isnello saranno come l’avranno presa?Oggi è felicemente deputato alla Camera dei Deputati, ride, scherza e parla con gli altri colleghi. Finalmente Claudio Fava ha la sua poltrona a Roma, eletto in Lombardia e residente in Sicilia. Questa si che è coerenza.In Sicilia sarebbe stato troppo rischioso candidarsi e lo sa anche Anna Finocchiaro nominata ed eletta in Puglia. Rimane il dato oggettivo che i siciliani illustri in Sicilia non vogliono proprio candidarsi.Non resta che augurare all’Onorevole Claudio Fava una serena legislatura e noi ci poniamo l’eterna domanda, la prossima volta dove si candiderà?


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