GIORNALISMO ALLA CATANESE: QUERELE A “IENESICULE” E SOLIDARIETA’ ZERO PUNTO ZERO ODG


Pubblicato il 15 Dicembre 2014

di Ignazio De Luca

La testata giornalistica Iene Sicule, già da molti mesi, è sotto attacco di poteri forti: Confindustria, due mesi or sono, questa settimana, in splendida sequenza, l’ex senatore Bianco, attuale sindaco di Catania e un suo assessore, mediante querele per diffamazione, che ci appaiono proditorie e intimidatorie e che siamo certi la magistratura riscontrerà infondate.

 

In tutto questo, nel silenzio dal sapore censorio, sia dei media che dello stesso consiglio dell’ordine dei giornalisti entrambi, forse suggezionati dai poteri summenzionati, ci piace riportare il comunicato di solidarietà, pubblicato da Libero, il 12 dicembre, sull’ agenzia AdnKronos:

“LOrdine dei giornalisti di Sicilia esprime forte preoccupazione per loscuramento del blog del collega Michele Schinella, deciso dalla procura di Messina dopo la presentazione di una querela per diffamazione da parte del sindaco di un comune del messinese.

Una decisione poi revocata a seguito della mancata convalida da parte del gip, “cosa che – sottolinea l’Ordine – rafforza le preoccupazioni per ladozione di una sorta di censura del tutto priva di ragioni e di fondamenti logici e giuridici”. Nellesprimere solidarietàa Schinella, lOrdine ritiene che “vi sia stata una chiara violazione della libertàdi stampa e dei principi salvaguardati dallarticolo 21 della Costituzione e dalla legislazione vigente e, nellottica della collaborazione istituzionale, ha chiesto chiarimenti sulla vicenda al procuratore di Messina Guido Lo Forte”.

 

Vorrà dire che una testata come Iene Sicule, regolarmente registrata al tribunale di Catania, per l’Ordine, non merita nemmeno un comunicato di solidarietà? Forse perché, in solitudine, Iene Sicule, da 10 mesi denuncia il gigantesco conflitto in capo al signor Giuseppe Lazzaro Danzuso?

 

Un presidente dell’organo di disciplina che eticamente e moralmente per essere il “portavoce ombra” del sindaco di Catania, pagato 60 mila euro dalla partecipata Asec Trade non è imbarazzante per l’intera categoria?

Nessun fastidio per il presidente OdG Sicilia? Come mai si esprime solidarietà ad un blog e non si spende, non una parola ma nemmeno una virgola, per una testata giornalistica?

Come mai, con ottima tempistica, l’ordine convoca il direttore di ienesicule Marco Benanti, irritualmente? 

Si metta il cuore in pace l’ordine, se il problema è lo scrivente, ci può levare mano, in quanto la massima legittimazione ci è stata già conferita, forse inconsapevolmente, per essere l’estensore dei “diffamanti” articoli, che hanno “costretto” l’assessore Girlando e il sindaco Bianco a querelare il sottoscritto e che stanno anche costringendo il Piemme dottor Fabio Regolo, ad un tour de force natalizio: ci interrogherà per ben due volte in cinque giorni, un bel record. Chi ha detto che la Giustizia ė lenta? Non vive certo a Catania! 

 

 

 

 

 

 

 

 


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