Giornalismo di Sicilia, “caso Mazzeo”, interviene Winston Churchill, a sostegno del comune di Falcone: “dopo la Luftwaffe, vi dico io che come affrontare questi attacchi…”

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Colloquio surreale con un esperto di cose militari e di vittorie storiche. Dal Paradiso risponde alla nostra “intervista impossibile” un leader internazionale (nella foto). Sentiamolo

SATIRA (S Savona, A Ancona, T Torino, I Imola, R Reggio Emilia, Ancora una volta ripetiamo che è SATIRA)di iena celestiale Marco Benanti“Romania, a noi…””No, Polonia a noi…””E la Grecia? Democrazia o dittatura?””Ma chisenefrega, spartiamo spartiamo…”Ienesicule: “Scusate, mister Churchill, disturbiamo?”Churchill: “Prego? Chi siete?”I.: “Giornalisti?”C.:”da dove?”I: “Sicilia”C.: “Perché ci sono giornalisti in Sicilia?”I:”Beh, ogni tanto capita anche questo. Comunque…”C.:”mi devo scusare, stavo giocando a risiko con il compagno Peppino Stalin. Sapete, non vuole mai perdere. Ha minacciato ricorsi a tutto il mondo, anche al Tar italiano. Comunque, qui in Paradiso si sta bene.”I: “allora mister, la disturbiamo perché le vogliamo sottoporre un caso drammatico”C:” quale? La politica italiana? Quella siciliana? Guardi non ho tempo da perdere”.I: “magari, comunque si tratta del ‘caso Mazzeo’, sa quel giornalista che addirittura ha scritto un’inchiesta sul comune di Falcone…”C.:”mah, che vi devo dire, sono i tempi di decadenza che viviamo. C’è troppa libertà. Ma, per fortuna vostra, voi avete uno strano tipo di liberali dalle vostre parti, i liberali italiani, davvero simpatici. Sembrano e sono tutto tranne che liberali, ma sarà una mia impressione. E poi, tutti che si dicono liberali. Ma se devo dirla tutta anche il cavaliere era d’accordo l’altro giorno…”I: “Cavaliere chi?”C.: “Mussolini. L’ho visto in forma come sempre. In generale, dice che la sua eredità in Italia è sempre viva. Eredità culturale, legislativa. Sa cosa mi ha detto? ‘In Italia la linea da me tracciata è seguita. Sono soddisfazioni’. E mi ha fatto degli esempi, anche: l’ordine dei giornalisti, il direttore responsabile per legge, i controlli di polizia che ha sempre ragione in quanto polizia e tanti altri, apprezzati anche –diceva- dai suoi ex nemici, la sinistra, i comunisti va, quella gente lì. Oltre naturalmente ai liberali italiani. L’ho visto davvero compiaciuto, il cavaliere. E’ bello vedere che non ci si scorda di te.”I: “mister, ma torniamo all’ emergenza Mazzeo?C: “ma guardate, lo dico chiaramente: il comune di Falcone si attrezzi. Ci vuole uno sforzo collettivo…”I: “Beh, certo c’hanno fatto anche una delibera…”C: “Bene, bene. Ma ci vuole di più. Io quando ho combattutto la Luftwaffe di quel bamboccione di Goering ho dovuto studiare a lungo. Mosse, contromosse, parate, controparate, linee e controlinee…davvero stancante. Per distrami leggevo –e lo faccio ancora oggi- la stampa italiana, quella seria, ufficiale, che mi ha fatto sempre ridere. E quelli che le credono. Ancora più divertenti”.I: “insomma cosa propone?C: “io lancerei una parola d’ordine. Ricorda quando io combattei i nazifascisti. Dissi alla Camera dei Comuni: “la battaglia di Francia è terminata. Mi aspetto che la battaglia d’Inghilterra stia per iniziare…” Ecco, al comune di Falcone dovrebbero pensare a qualcosa di simile, non so: “Un, due, tre: Mazzeo non passerai!” O cose simili. “I: “ma con quali obiettivi?”C.:”unire tutte le forze, popolari contro questo attacco mediatico. E in più chiamare alle armi le forze di acqua, di terra e d’aria e magari anche gli amici siculoamericani di Sigonella, sempre opportuni quando c’è da affermare la libertà e la giustizia. Insomma, tutto fa buon brodo, missili, contromissili, piazzisti di Sigonella. Mazzeo va fermato, potrebbe essere un cattivo esempio. Ne conveniva l’altro giorno anche il compagno Stalin. Anche lui, qui in Paradiso, con noi democratici. Ci vuole un’unita di tutte le forze, una unità nazionale, come dite voi”.I: “contro Mazzeo?”C.:”Certo, altrimenti magari quello si monta la testa e scrive un altro articolo. Ma dove siamo finiti: in democrazia perdavvero e non solo per farsa? Meno male che non mi sente quel tipo strano, Socrate, lo conosce? E’ davvero strambo, ama cercare la verità, che tipo…”I: “va bene, mister, un’ultima cosa: ma lei come vede la Sicilia in generale?”C: “terra sfortunata, purtroppo la malattia chiamata giornalismo si sta diffondendo nel mondo. Voi italiani state bene, comunque, tanto per voi la libertà è una concessione governativa. Ci pagate pure le tasse. Ma comunque, occorre agire. Non si mai, che qualche spirito libero si faccia finalmente sentire, nel mondo. Sarebbe davvero la terza guerrra mondiale!”I: “Grazie”.C: “No, la Moldavia no, a noi. E La Grecia, la Polonia ma chisenefrega della Polonia…”

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Redazione Iene Siciliane

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