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Giudiziaria sotto il vulcano: il 18 aprile sentenza processo appello Scuto. E oggi in aula compare il Presidente del calcio Catania Pulvirenti
Pubblicato il 28 Marzo 2013
Penultima udienza al dibattimento di secondo grado per il “re dei supermercati di Sicilia”. E all’improvviso ecco entrare il “numero uno” del pallone rossazzurro….di iena giudiziaria Marco Benanti
Prima di tutto la notizia: il processo di secondo grado (in corso davanti ai giudici della prima sezione della Corte d’Appello di Catania) per l’imprenditore della grande distribuzione Sebastiano Scuto andrà a sentenza -quasi certamente- il 18 aprile. Oggi ha parlato ancora la Difesa, con il prof. Giovanni Grasso: il 12 aprile è prevista l’ultima udienza, poi per il 18 è prevista la conclusione. Queste le richieste dell’Accusa (guarda link)
Stamane, davanti a pochi intimi (la società civile assente, ieri in massa al processo di buco di bilancio, dove è parte civile. Ma la vicenda di Scuto non era fondamentale per il “Caso Catania”?), il prof. Grasso ha continuato l’arringa difensiva, ponendo in rilievo -secondo quanto sostenuto da sempre- il ruolo di estorto dalla mafia di Scuto e la insussistenza dell’ipotesi accusatoria di riciclaggio. Scuto ha seguito in silenzio: in aula anche la moglie il figlio Turi.
Alla fine dell’arringa della Difesa, è entrato in aula il presidente del calcio Catania Antonino Pulvirenti, che è rimasto in un angolo dell’aula. Si è saputo che Pulvirenti doveva parlare con il prof. Grasso.
La sua presenza è stata occasione di una sorta di “intermezzo calcistico”: Pulvirenti si è avvicinato al banco del collegio giudicante e ha salutato il Presidente della Corte Ignazio Santangelo. Pare che ci sia stato uno scambio di battute sulla Juve e sull’Inter: sembrerebbe, infatti, che Santangelo sia un convinto “antijuventino” e che per questo avrebbe rimbrottato Pulvirenti per la “marcia indietro” nella polemica recente con Andrea Agnelli, Presidente della Juventus. Pulvirenti ha successivamente salutato anche Scuto, prima di andare a parlare, passeggiando nei corridoi di Palazzo di Giustizia, con il prof. Grasso.



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