Grillo vola verso il Parlamento: secondo Demopolis, anche grazie all’effetto amministrative, il Movimento 5 stelle sarebbe al 12%


Pubblicato il 19 Maggio 2012

di iena statistica

Secondo l’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis, che studia da anni le tendenze della società italiana, se si votasse quest’oggi il Movimente 5 stelle di Beppe Grillo si attesterebbe intorno al 12% dei consensi. Stando a quest’ultimo studio i grillini vederebbero crescere in modo esponenziale il proprio elettorato, (nel giugno del 2010 erano intorno al 2,4%, mentre lo scorso aprile hanno toccato quota 7,8%). C’è da dire che oltre 7 italiani su 10 si sentono oggi poco o per niente rappresentati dal partito votato alle Politiche del 2008 e, secondo l’istituto di ricerche, sarebbe proprio la crescente insofferenza verso i partiti politici che hanno governato l’Italia negli ultimi anni a determinare la crescita esponenziale del Movimento fondato e guidato da Grillo.

Ecco alcuni grafici statistici coi quali Demopolis spiega la crescita del Movimento 5 stelle.

Per il direttore di Demopolis, Pietro Vento, “È l’effetto, anche emulativo, della risonanza mediatica che ha seguito il recente successo alle Amministrative. Infatti, di fronte all’assenza di concreti e percepibili segnali di rinnovamento da parte dei partiti tradizionali, il Movimento di Grillo diviene oggi, virtualmente, la terza forza politica nel Paese, con un bacino potenziale che tocca il 20%: un italiano su cinque prenderebbe in considerazione l’ipotesi di un voto al movimento del comico genovese. Il 43% di chi voterebbe oggi il Movimento 5 Stelle – spiega Pietro Vento – attribuisce la propria scelta all’esigenza di contribuire ad un radicale cambiamento della classe politica; il 28% perché non si sente più rappresentato da alcun altro partito, il 19% per dire “basta” alla politica economica dell’Unione Europea e del Governo Monti”.

L’Istituto Demopolis ha analizzato la provenienza del consenso in base al voto espresso alle Politiche del 2008: su quasi 4 milioni di elettori stimati oggi per il Movimento 5 Stelle, circa un quinto proviene dall’area del non voto, mentre 24 su 100 avevano votato per il PD nel 2008 e 22 per il PDL. Grillo sottrarrebbe consensi anche all’IDV di Antonio Di Pietro.

Secondo l’approfondita ricerca dell’istituto di ricerca, al momento il Movimento 5 stelle appare in ulteriore crescita al Nord, dove raggiunge il 16% e nelle regioni del Centro, mentre si posiziona intorno al 6% al Sud e nelle Isole. Ha il suo bacino più forte nell’elettorato sotto i 50 anni, ottiene consensi superiori alla media tra i laureati e soprattutto tra i navigatori abituali della Rete (21%): uno su cinque, se ci recasse alle urne per il rinnovo del Parlamento, sceglierebbe Grillo.


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