Il Partito Animalista Italiano contro la pre-apertura della caccia in Sicilia. Scelta sconsiderata che minaccia il già fragile ecosistema siciliano


Pubblicato il 04 Settembre 2024

Il Partito Animalista Italiano si oppone ed esprime la propria contrarietà sulla scelta del Presidente della Regione Siciliana di riaprire anticipatamente la caccia in Sicilia. Non sono bastati i danni creati dalla siccità di questa estate e gli incendi devastanti degli ultimi mesi che hanno decimato il patrimonio arboreo e boschivo della regione. Tale situazione ha compromesso, inevitabilmente, tanti ecosistemi, comportando una riduzione di diverse specie sia migratorie che autoctone. L’apertura della caccia in Sicilia è fissata per il 15 settembre, ma il Presidente Schifani, con una speciale deroga, ha autorizzato la caccia a colombacci e tortore nei giorni 2, 4, 7, 8 e 11 settembre. In barba al parere scientifico dell’Ispra che aveva suggerito alla regione di aprire la caccia non prima dell’1 ottobre.

‹‹Una scelta, quella della pre apertura della caccia in Sicilia, che riteniamo assolutamente sbagliata. – spiega Patrick Battipaglia Coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano – Proprio quando si fanno i conti con i danni causati dalla siccità e dagli incendi in Sicilia, che hanno devastato diverse aree boschive, procurando una morte atroce a migliaia di animali, non ci sembra il caso di riaprire la caccia. Ciò inevitabilmente potrebbe rappresentare un colpo di grazia per le poche specie scampate agli incendi e alla siccità. Chiediamo – prosegue Patrick Battipaglia – al Presidente Schifani un ripensamento su una decisione che potrebbe compromettere definitivamente diversi ecosistemi. Come Partito Animalista Italiano – conclude Patrick Battipaglia – chiediamo al Presidente Schifani un grande atto di responsabilità con una moratoria sulla stagione venatoria in Sicilia.››.


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