L’Ato idrico dà il bentornato a Pogliese


Pubblicato il 10 Dicembre 2020

22 SINDACI (ED UN ASTENUTO) VOTANO CONTRO LA SUA PROPOSTA DI RINVIO PER L’APPROVAZIONE DEL NUOVO SISTEMA DI GESTIONE, SOLO IN 5 LO SEGUONO.

Oggi, l’Assemblea territoriale idrica della provincia di Catania (ATO2 Catania), si è riunita per decidere e votare sulla forma di gestione del nuovo sistema idrico integrato. Ovvero di allineare il sistema di gestione acque della provincia di Catania alle direttive nazionali ed europee. 

Al momento della votazione dello specifico punto posto all’ordine del giorno, ovvero l’approvazione della relazione (prevista dal D.L. 179/2012 art. 34 co. 20 e 21) e la conseguente decisione sulla forma di gestione del S.I.I., il delegato del comune di Catania, alias il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, produceva un documento che poneva dei rilievi alla relazione proposta dal CDA dell’Ato idrico, proponendo quindi un rinvio della votazione del punto posto in discussione.

Dopo un non breve dibattito, protrattosi per più di un’ora, in cui hanno chiesto la parola e partecipato la gran parte dei sindaci e dei loro delegati, la gran parte dei quali manifestava il proprio dissenso circa la possibilità di rinviare la votazione, il presidente, Santi Rando, poneva finalmente in votazione la proposta di rinvio avanzata dal comune di Catania. 

Ebbene, ben 22 sindaci, a cui va aggiunta un’altra astensione, si sono espressi sfavorevolmente alla proposta di rinvio avanzata dal comune di Catania. Il quale comunque, forte delle sue quote di partecipazione in seno alla società d’ambito, grazie all’appoggio di altri cinque sindaci della provincia, è riuscito ad ottenere il rinvio della votazione.

Adesso l’ATO di Catania dovrà essere nuovamente riconvocata per votare e decidere, una volta per tutte, sulla nuova forma di gestione del sistema idrico integrato e dovrà farlo entro e non oltre il 31 dicembre 2020, pena pesantissime sanzioni, fra cui gravi penalità sull’accessibilità dei fondi europei 2021-2027, a cui certamente tutti i comuni della provincia di Catania, a questo punto, potrebbero andare incontro.

Rimane oggi il fatto che su 29 amministrazioni municipali della provincia di Catania presenti, ben 23 si sono espressi in disaccordo ai desiderata del sindaco Pogliese, facendo apparire l’amministrazione catanese, nonostante la vastità delle sue quote di partecipazione, sul piano meramente politico, una netta minoranza.

Euplio.

 


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