Malasanità: condannato il ministero della salute


Pubblicato il 25 Marzo 2016

Dovrà risarcire 760.000 euro ai familiari di un uomo morto nel 2008 in seguito a un virus contratto dopo una trasfusione.

Il ministero della salute dovrà risarcire il danno di € 760.000,00 ai familiari di un uomo, morto nel dicembre del 2008, in seguito ad una trasfusione di sangue. Lo ha stabilito il TAR di Catania che ha ordinato al ministero di dare esecuzione alla sentenza di risarcimento entro 60 giorni. In caso contrario, sarà un commissario “ad acta”, già nominato, a provvedervi.

La trasfusione, praticata in un ospedale della provincia di Enna, nel 1983, ha fatto contrarre all’uomo il virus dell’epatite C, poi evolutosi in cirrosi epatica. Nel 2008 ne ha causato la morte. L’uomo, che aveva 54 anni, ha lasciato la moglie e due figli. Ad assistere la famiglia nella lunga battaglia legale è stato l’avvocato Silvio Vignera per conto della A.T.E.M. (Associazione a Tutela degli Epatopatici e Malati). “La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – spiega Vignera –  lo scorso 14 gennaio ha sanzionato lo Stato Italiano per notevoli ed ingiustificabili ritardi nel riconoscere il diritto delle vittime di danni da emotrasfusioni e nel pagamento dei relativi risarcimenti. La sentenza del Tar è dello scorso 23 marzo”.

A.T.E.M. (Associazione a Tutela degli Epatopatici e Malati)

Via Conte Ruggero n.61 – Catania.

 

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

comunicato dalla questura Nel pomeriggio del 7 febbraio scorso, la Polizia di Stato, nel corso delle ordinarie e periodiche attività finalizzate a contenere e reprimere fenomeni di criminalità diffusa, legati alle azioni predatorie ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha intensificato i controlli nel rione Picanello, sequestrando un ingente quantitativo di armi e di sostanza stupefacente. […]

2 min

Sono ore difficili per i lavoratori catanesi di StMicroelectronics dopo le notizie di stampa che segnalano la grave crisi in corso dell’azienda che metterebbe a rischio i lavoratori italiani.Negli stabilimenti di Catania sono oltre cinquemila gli addetti, tutti di alta professionalità, che rappresentano la spina dorsale di un’azienda fiore all’occhiello dell’industria siciliana. Senza contare tutto […]