CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
MANLIO MESSINA SCENDE , SALVO POGLIESE SALE (PER LUI IN ARRIVO UN SOTTOSEGRETARIATO).TRA I FRATELLI D’ITALIA NON CI SI ANNOIA MAI!
Pubblicato il 03 Agosto 2025
Stati d’animo diversi, vicissitudini antitetiche, percorsi contrapposti : è un saliscendi abbastanza pittoresco quello che sta occorrendo sul fronte siciliano di Fratelli d’Italia a due trai principali protagonisti catanesi della politica regionale.
Uno, Manlio Messina, alfiere della “corrente turistica” di Fdi, ha appena scelto di abbandonare il partito e paventato financo di lasciare lo scranno parlamentare (mah!). Per l’altro Salvo Pogliese, già trai peggiori sindaci della storia del capoluogo etneo, si prospetta un ridente cammino a passi svelti verso il “paradiso chigiano”.
“Ma non lo sai che il mondo è fatto di scale?” così esclamava un indimenticato Paolo Stoppa – Pio VII- rivolgendosi ad Alberto Sordi – marchese del Grillo- nella celeberrima pellicola di Monicelli E scale ripidissime sta scendendo proprio il buon Manlio, sino a poco tempo fa tra i candidabili alla poltrona più alta di Palazzo degli Elefanti e protagonista disinvolto di qualche apparizione tivvù con la sua sicumera da belloccio viveur etneo, ed oggi autoescluso da ogni incarico. Lui giura che l’inchiesta Galvagno nulla c’entri con il suo travaglio politico ma certo troppi presuppongono (ma si tratta solo di un’ipotesi, in mezzo ad altre di natura politica) che l’identificazione con “uomo 6” nell’inchiesta che sta squassando i Fratelli Siciliani potrebbe prefigurare una eventuale “bufera” che potrebbe essere difficile da reggere per un partito già abbastanza frantumato. Secondo indiscrezioni, Messina avrebbe ammesso di non sentirsi trattato bene o sufficientemente difeso dai vertici meloniani e per la verità noi vesti stracciate a tutela dell’ex assessore regionale non ne abbiamo viste troppe. Nè maschili nè femminili.
Qualcuno che non abbia più santi in paradiso nel partito ad onta dei tanti selfie con Giorgia madre e cristiana ?Vai a saperlo. Di certo, lo abbiamo già scritto, Messina non è indagato.
Salvuccio Pogliese, invece, dopo l’inabissamento seguito alla catastrofica sindacatura catanese ha atteso con fiducia che la nottata passasse ed a settembre pare riceverà un bel posticino da sottosegretario al governo, si dice all’Università e Ricerca.
Insomma una comoda cadreghina romana che giungerà a fagiolo per il buon Salvo, esponente della “Catania bene” e dallo scintillante sorriso di chi piace alla gente che piace. Di certo l’imminente rimpasto regionale che si dice potrebbe premiare un “pogliesiano doc” come Massimiliano Giammusso quale prossimo assessore sarebbe la chiusura del cerchio.
L’esecrato Messina sprofonda pertanto con i detrattori che, senza pietà, lo invitano persino a togliere la fiamma tricolore dalla sua pagina facebook, mentre l’immarcescibile Pogliese si appresta ad ascendere al governo: dalla curva sud del “Massimino” con gli ultras ad un sottosegretariato. Mica pizza e fichi.
Si scende e si sale. Tra i Fratelli, come nella vita dopotutto.
Saluti acrobatici
Luca Allegra.



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