Metropolitana di Catania salta


Pubblicato il 28 Novembre 2025

Dopo anni di manfrina l’appalto affaire da 492 milioni di € .Quali le responsabilità di questo disastro per la città di Catania.Tra Fce (Ferrovia Circumetnea) Ministero dei Lavori Pubblici e impresa aggiudicataria consorzio Medil?

Su ienesicule in data 11 settembre 2025 con un articolo dal titolo “Catania rimane misteriosamente al palo con le nuove tratte di metropolitana…” scrivevamo : “Catania paga ora il prezzo di una lentezza asfissiante, sotto il profilo realizzativo della esecuzione dei lavori (tratta Piazza Stesicoro /Aeroporto…” e chiedevamo che da parte della FCE (il gestore Ferrovia Circumetnea) si dessero tempestive informazioni su questo rallentamento realizzativo.

E chiedevamo anche “l’amministrazione comunale dovrebbe  decisamente intervenire per capire quel che accade e, se capace, dare un deciso input al superamento di questa impasse, che rischia di diventare una vera e propria palla al piede, rispetto alle aspettative dei cittadini catanesi”.

Siamo stati purtroppo abbastanza intuitivi nel capire che la situazione Metropolitana stava prendendo una piega fortemente negativa.

Al nostro articolo, di richiesta preoccupata, seguiva un silenzio assoluto da parte della FCE (ferrovia Circumetnea) ma anche un evidente disinteresse da parte del sindaco di Catania che dovrebbe vigilare attentamente sugli interessi di Catania e intraprendere le opportune iniziative a tutela della città.

Adesso, a distanza di due mesi, con notevole nonchalance si annuncia un cortocircuito, si indica da parte della Ferrovia Circumetnea la necessità di una “risoluzione” del contratto con il consorzio Medil che si era aggiudicato l’appalto per la progettazione e la realizzazione del percorso della Metropolitana da Stesicoro all’aeroporto, attraverso otto nuove stazioni: San Domenico, Vittorio Emanuele, Palestro, San Leone, Verrazzano, Librino, Santa Maria Goretti, Aeroporto.

In pratica un duro colpo per la città di Catania che vede allontanarsi una prospettiva per una migliore mobilità cittadina e complessivamente nel raggiungimento di un nuovo obiettivo di progresso.

Eppure il 28 giugno 2022 si parlava di Spot TV 30” – Progetto Metro Catania – Obiettivo raggiunto (2022)

Sette chilometri di scavi e otto nuove stazioni per il completamento della Metropolitana di Catania. Un “grande progetto”, premiato dalla Commissione Europea, per l’ultima tratta del collegamento Circumetneadal centro urbano fino all’aeroporto.

Ma questa città, che appare senza re e senza regno, sembra proprio abbandonata a se stessa in un clima di svogliatezza e lassismo sociale ed istituzionale.

Possibile che la politica, dal sindaco Enrico Trantino ai consiglieri comunali e di municipalità, rimanga indifferente ad un vero e proprio insuccesso umiliante, ad uno smacco di portata eccezionale, che rischia di compromettere una delle leve di sviluppo sociale ed economico della città?

I partiti politici dove sono? Dov’è la maggioranza – il centrodestra catanese- e dov’è la minoranza Pd e 5stelle?

Questa situazione così penalizzante per Catania, può passare nel silenzio della classe dirigente cittadina?

Certo la situazione di questo appalto appare perlomeno strana, per la realizzazione di questo percorso lungo 6,8 Km interamente in galleria, nei comunicati ufficiali di FCE – Regione Siciliana – Commissione Europea si affermava “L’intervento sarà concluso entro il 2025, migliorando così la fruibilità della città”.

Adesso 2025 ci ritroviamo impantanati in un guado, con previsioni che arrivano al 2030 (Sic!).

Ma nessuno si chiede cosa è realmente accaduto e per quali interessi oggi si blocca tutto?

E perché si sono aspettati anni per capire alla fine che vi era un profondo diverbio tra FCE e l’Impresa consorzio Medil che doveva realizzare i lavori.

Possibile che, se la ditta Medil ha creato questo disastroso ritardo, non venga chiamata a risarcire a suon di milioni di euro l’eventuale danno arrecato alla città di Catania? E se viceversa la responsabilità di quanto accade investe la politica e i vari commissari e dirigenti della Ferrovia Circumetnea si può continuare impunemente in una gestione con questi risultati fallimentari?

Una cosa è certa, questa situazione di un appalto strano, con un contenzioso che non si capisce bene su che cosa, tra stazione appaltante (Ferrovia Circumetnea) e ditta appaltatrice (Consorzio Medil), che sembra non essere andata per il giusto verso, richiede il massimo di chiarezza e trasparenza.

E, forse non abbiamo capito bene, ma adesso invece di chiedere il risarcimento degli eventuali danni, si riconoscerà al consorzio Medil il completamento e il corrispettivo della progettazione esecutiva?

Infine, considerato che, per quanto riguarda il futuro di Catania, si viene a creare una vera e propria emergenza sul piano infrastrutturale e occupazionale, sarebbe il caso che il Presidente della Regione e il sindaco promuovano una “Conferenza di servizi” tra le diverse componenti interessate ed una apposita task-force per affrontare il caso con l’ immediatezza che richiede, anche perché sia ben chiaro che non stiamo parlando della realizzazione di una nuova pista ciclabile.

Tra l’altro verificare se esiste ancora una ipotesi di fattibilità dei lavori da parte del medesimo consorzio Medil o di una assegnazione straordinaria alle società diretta emanazione di Ferrovie dello Stato (IFR Infrarail, Italfer) della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori oppure ad un pool di imprese qualificate con capitale a partecipazione pubblica o a Imprese del territorio disposte ad operare al prezzo di aggiudicazione attualizzato della precedente gara d’appalto?

iena metropolitana.


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