Motta S. Anastasia, l’assessore Lipera “fulmina” Festa: caro Danilo, non cercare mafiosi. Eccomi qui: sono io il mafioso!


Pubblicato il 08 Novembre 2019

dalla bacheca facebook di Danilo Festa:

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ecco la risposta dell’assessore Piero Lipera:

Adesso basta, davanti l’ennesima millanteria che al Comune di Motta, l’amministrazione comunale possa avere collusioni con ambienti malavitosi e mafiosi, devo necessariamente replicare. Sono un componente della Giunta Carrà, ho quindi ogni diritto di replica.
Caro Danilo, cari cittadini mottesi: se c’è un mafioso che ha rapporti con il comune di Motta, quello sono io. Sono io il boss che organizza summit, meeting e vertici criminogeni.
Sin dal giorno della mia nomina, accompagnato, anzi scortato dal mio killer di fiducia, Salvone “U Rossu”, noto alle cronache per la strage degli arancini in quel di Savia.
Nei giorni successivi, nei locali del comune, in forma più che segreta, ho minacciato dirigenti ed RSU, rispettivamente riuniti in seduta. Un fatto mai accaduto in passato, scandaloso e gravemente intimidatorio.
Poi, ho puntato la pistola alla testa perché l’ufficio provvedesse ad accedere ai bandi per il finanziamento del piano di compostaggio e al PAESC (Piano di efficientemento energetico per le PA).
Sempre con fare malavitoso ho commissionato la partecipazione al bando per il finanziamento dei parchi giochi per bambini disabili.
Ho girato con bombe e coltello numerosi uffici tecnici dei comuni della provincia etnea per trovare professionisti pronti a venire a Motta per continuare l’attività di racket e tangenti varie presso l’ufficio urbanistico.
Quindi ho deciso di fare pagare il pizzo a tutti i cittadini mottesi, ma in forma ridotta attraverso l’adozione del regolamento per il ravvedimento operoso dei tributi locali.
Per aumentare i proventi degli abusivi, diretti dipendenti della mia organizzazione criminale, durante la festa del paese, ho imposto che le feste medievali d’agosto venissero inserite nell’albo regionale degli eventi di maggior rilievo storico e culturale.
Ma io sono un vero gangster, non voglio fermarmi, e allora procederò pure con una seria attività di strozzinaggio e usura, attivando a Motta una convenzione con un’altra associazione mafiosa per la composizione delle crisi da sovraindebitamento (Legge “Antisuicidio”).
E soprattutto voglio, da buon mafioso quale aspiro ad essere, incutere silenzio ed omertà attivando la pagina social su Facebook “Comune di Motta Sant’Anastasia”.
A me don Vito Corleone fa un baffo, voglio far tremare tutta la città e per questa ragione ho minacciato di morte il Segretario Generale perché partecipassimo ad un bando ministeriale affinché il comune si doti di figure professionali per la redazione del Piano della Protezione Civile.
Ho ancora tanti crimini da commettere. Dopo soli cinque mesi, posso ritenermi soddisfatto.
Nonostante tutto questo malaffare, a Motta Sant’Anastasia c’è sempre Festa!
Piero Lipera, assessore.


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