Nella classifica dedicata ai sindaci più graditi non figura quello di Catania:”su scuddanu”?


Pubblicato il 13 Ottobre 2011

stancanelli_assenteistaDopo le province vi parliamo dei comuni. La quindicesima edizione di “Monitorcittà”, curata da Datamonitor, riserva una “non sorpresa”: tra i quarantacinque primi cittadini più apprezzati dai propri amministrati non figura il senatore del Pdl e sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli.

Noi di ienesiciliane abbiamo provato a dare una lettura all’imbarazzante risultato. Innanzitutto è risaputo che il catanese non ha mai digerito i politici che ricoprono doppi incarichi: Catania ha sempre desiderato un primo cittadino a tempo pieno. Secondariamente sul dato negativo che riguarda Raffaele Stancanelli non può non incidere la situazione economica disastrosa che affligge le casse comunali. E’ naturale che un sindaco che non può spendere, perché deve ripianare i debiti lasciati da altri, perda in popolarità. Infine, un’ultima considerazione, che non vuole essere una difesa in favore di Stancanelli: rispetto al passato il sindaco ha chiuso la porta a certe gestioni a dir poco allegre del patrimonio pubblico, ha avuto la fermezza nell’eseguire alcune scelte impopolari ma virtuose.

Tornando alla classifica dei sindaci più graditi, in cima troviamo Piero Fassino primo cittadino di Torino, seguito da quello di Verona Flavio Tosi e, in terza posizione, da quello di Firenze Matteo Renzi.

Tra le curiosità sottolineate dagli autori della ricerca – che prende in considerazione i sindaci dei capoluoghi di provincia che hanno superato la soglia del 55 per cento di gradimento del loro operato – c’è la totale assenza nelle graduatorie di sindaci donna.

Il neosindaco di Torino Piero Fassino (Pd) sale sul gradino più alto del podio con il 68,5 per cento; al secondo posto Flavio Tosi (Lega Nord), primo cittadino di Verona, con il 67,6 per cento (-0,5 per cento), seguito da Matteo Renzi (Pd) con il 65,9 per cento (in calo rispetto allo scorso anno del 1,7 per cento). Appena fuori dal podio, Vincenzo de Luca (Pd), sindaco di Salerno, che con un +3,9 per cento sale al quarto posto con il 65,5 per cento. Bene Luigi De Magistris (Napoli, Idv), che conquista il quinto posto con il 65 per cento di consensi.
In questa edizione sono 48 su 110 comuni capoluogo i sindaci che entrano nella ‘top 55 oer cento’, tra cui 7 new entry rispetto allo scorso semestre: Piero Fassino (Torino), Luigi De Magistris (Napoli), Giuseppe Casti (Carbonia), Massimo Zedda (Cagliari), Claudio Pedrotti (Pordenone), Roberto Cosolini (Trieste) e Demetrio Arena (Reggio Calabria), tutti provenienti dall’ultima tornata elettorale.

Fra i 48 sindaci presenti in classifica 31 sono di centrosinistra e 17 di centrodestra; dal punto di vista territoriale, il nord è in testa con 19 rappresentanti, mentre 12 sono del centro e 17 del sud. Otto dei primi 10 sindaci nella ‘top 55 per cento’ sono del Pd, gli altri 2 sono Tosi (Verona, Ln, secondo) e Michele Traversa (Catanzaro, Pdl, settimo). Gianni Alemanno, primo cittadino di Roma, occupa il 24esimo posto con il 58,2 per cento, facendo registrare la crescita di consensi più cospicua (+4,9 per cento) di questa edizione. 

Guarda la classifica dei sindaci


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