Noè Pogliese e la sua barca


Pubblicato il 03 Settembre 2018

“Parte l’arca di Noè-Pogliese per approdare,se tutto andrà bene ,il 10 giugno, a palazzo degli elefanti . Tante le specie salite a bordo ,piccioni ,capre , conigli , ed una che certo non rischia l’estinzione, la specie dei voltagabbana o trasformisti o opportunisti che,dopo dodici anni di onorato servizio sotto le bandiere del duo Scapagnini/ Stancanelli e cinque anni alla corte di Enzo Bianco , si sono riconvertiti alla legge e all’ordine della destra dura e pura guidata dal prode Salvo che mai ha rinnegato corporativismo e socializzazione .

Quattro gli assessori designati in prima battuta . Ludovico Balsamo per i Fratelli d’Italia, consigliere di lungo corso , Sergio Parisi ( Forza Italia anche lui come Noè) che ai tempi di Scapagnini gestiva la piscina di Nesima, Fabio Cantarella ,sostenuto da una potente lista della Lega ,cinque anni da vicesindaco a Mascalucia e Roberto Bonaccorso commercialista girarrese , designato dal senatore Stancanelli ,stratega e costruttore dell’arca , un po’ Divenuto Bellissimo, un po’ Fratello d’Italia , aspirante Richelieu di Salvo , non essendogli andata bene con Nello .L’Udc ha riservato Porto per la seconda battuta anche perché fino a novembre Alex era il capogruppo di Bianco e in un primo tempo candidato alle regionali con Micari ,poi passato nella lista di Forza Italia . La lista di D’Agostino ,Catania In Azione, lancerà Coppolino ,numero due alle regionali di Sicilia Futura ,anch’essa schierata con Micari ,dopo il 10 giugno ,perché oggi pare male . Grande Catania aveva tentato di far nominare Pippo Reina , ma non gli ha giovato l’esperienza di amministratore della provincia e ancor meno di sottosegretario di Stato ai lavori pubblici . Cotanto autorevoli trascorsi avrebbero imbarazzato le nuove leve che il Noè-Pogliese vuole formare distillandogli giorno per giorno ,con didascalica pazienza, il suo sapere amministrativo accumulato in anni di duro lavoro alla Provincia di Catania, all’Europarlamento e sopratutto all’Assemblea Regionale Siciliana. A Reina si rimproveravano due pecche ,l’età e il sesso . Anche perché un posto va riservato a Pippo Arcidiacono ,fedelissimo di Micciche’ ,già distintosi in passato come volenteroso assessore. Reina avrebbe potuto tentare la richiesta performance, volando da Casablanca al San Raffaele di Milano ,frequentato dal riabilitato Cavaliere, ma ha desistito per dignità ,ma anche perché ha rovistato nelle tasche ( vuote ). Tal che , visto che una femminuccia per legge ci vuole, Grande Catania ha avviato prontamente una selezione di ragazze diciotto-ventenni convintamente autonomiste ,sufficientemente istruite e possibilmente illibate che saranno proposte per l’auspicata chiamata.”


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