Pd&Cgil uniti nella “lotta partigiana”, “nuova puntata” dell’ “abbraccio”. E i “Rivoluzionari” del “Comitato di Salute Pubblica all’italiana” perdono la voce…


Pubblicato il 26 Gennaio 2024

Appuntamento con la Storia domani alle 16, presso Villa delle Favare, a Biancavilla. Il tema “Acqua pubblica: quale futuro?” è quanto rilevante.

Casualmente, il “parterre de roi” dell’incontro -secondo taluni di carattere culturale, secondo altri filosofico-esistenziale, per altri politico-matematico (“quanti correnti e chi partecipa?”), per altri più prosaicamente “farisaico-barbagalliano”- prevede una serie di personalità del Pd e della Cgil. Uniti per il progresso.

Previsti subito i saluti del segretario del Pd di Catania, che dovrebbe essere (ma molti ritengono che sia lei) Maria Grazia Leone, accanto al segretario della nuova Cgil di Catania, uscita dal “Medioevo rotian-villariano”- Carmelo De Caudo.

Casualmente, leggendo bene i nomi dei protagonisti di questo appuntamento con la Storia si possono trovare assieme: il segretario regionale del Pd siculo Anthony “Raffaele” Barbagallo, il segretario regionale della Cgil Alfio Mannino, il segretario della Fictem di Catania, il “moroteo ma di sinistra” Jerry Magno, il responsabile dell’organizzazione Pd Catania Giuseppe Pappalardo. Assieme a loro il sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi e il presidente del Forum Acqua Pubblica Antonella Leto.

Tradotto dal “farisaico-barbagalliano” in italiano, o meglio in politica del mondo reale, una corrente del Pd siciliano, quella degli “amici di Anthony” si incontra -casualmente- con i vertici della Cgil siciliana e catanese. Tradotto in modo ancor più chiaro: il Pd e la Cgil continuano ad andare a braccetto, come prima e più di prima. Con la sola differenza che da un po’ di tempo l’ “Alto Monito Morale” della sinistra sindacale e affini ha perso voce e smalto. Tranne chi scrive, mancano all’appello da mesi i nomi di chi ha fatto la “resistenza partigiana” contro il “Medioevo villarian-rotiano”: gente che non ha paura di nulla, coerente fino in fondo, ma talora forse distratta. O magari, visto il periodo invernale, con annessi raffreddori…afona. In questo contesto, si nota l’assenza del “doroteo ma di sinistra” Pippo Glorioso, di cui in tanti apprezzano la sempre lo sprezzo del pericolo e le posizioni anticonformiste. E che a Biancavilla è di casa.

Che dire di più? Quando gli spazi si allargano, magari con le solite “manovre pseudomanettare” da “Comitato di Salute Pubblica all’italiana”, qualcuno si infila e altri infilano “malecumpasse” che con la Morale non c’entrano proprio. Nemmeno di sponda.

Vi aggiorneremo.

iena al servizio della Controrivoluzione della Borghesia Imperialista Marco Benanti.


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