Pogliese inauguri una stagione di responsabilità, lo faccia soprattutto per la sua “gente”


Pubblicato il 05 Luglio 2021

di Marco Iacona

Giunse alfin il momento. La “sentenza” del Sole 24h – e Pogliese con sentenze e numeri dovrebbe aver confidenza – sembra non dare scampo al primo cittadino dell’era post-Bianco e ai suoi assessori “carneadi”. Catania maglia nera – la battuta me la sono già giocata su Facebook –, in Italia, per indice di gradimento sindaci. Tutto in rosso lo spazio dedicato alla punta di diamante della destra catanese – Risum teneatis, amici? –, tutta in salita, di nuovo, la strada per i catanesi in cerca di, come chiamarla, normalità.

La città che conta e che vive di eccezionalità oramai da decenni, che non guarda all’uovo di oggi (né alla gallina di domani), bensì al più grande allevamento di polli in Occidente (mi è venuta così, neanch’io so se si tratta, in realtà, di ironia), deve adesso guardarsi allo specchio e prendere atto che così proprio non può andare. Sorpresi? Io no.

Non so da chi sia consigliato Pogliese – ma se tanto mi dà tanto… – un suggerimento però vorrei darglielo anch’io. Dimissioni? Sarebbe troppa grazia (il sindaco, con un comunicato stampa, praticamente dà del bugiardo, o incapace, al sondaggista: «quando mi sono candidato, tre anni addietro, alcune rilevazioni, anch’esse considerate “autorevoli”, mi davano un risicato 17% di preferenze. Come tutti sanno fu un trionfo…»), grande ammucchiata come consiglia un Enzo Bianco che finge e strafinge ingenuità buonista? Sarebbe un suicidio (per la “destra”), sarebbe come ammettere la propria incapacità, sarebbe come chiedere aiuto a papà perché dopo aver voluto l’auto di gran valore non si riesce a spingerla oltre il parcheggio. Meglio un’ultima prova di dignità.

Parli alla città, Salvuccio, dia pure tutte le “colpe” alla mancanza di piccioli, al passato che non passa, all’emergenza sanitaria, ai sondaggisti che dato il gran caldo hanno aggiunto una cifra di troppo, se la prenda col sottoscritto che non fa che sfottere una “destra” che incarna il paradosso, tutto siculo, del doppio nulla, faccia crowleyanamente ciò che vuole, poi però rimuova quanti assessori può, a cominciare da quello alla “cultura” o “grandi eventi” o non so come si chiama, li sostituisca con uomini capaci e chieda scusa non alla città – Catania ha naturalmente quel che merita – ma gestalticamente alla destra. I valori di quella parte politico-ideologica che da anni, insieme, ai suoi amici, dice di voler difendere sono, ogni ora che passa, sempre più oltraggiati. Catania ha bisogno di riscoprirsi città di cultura e di prassi educativa; con queste bisognerebbe poi rilanciare una progettualità oramai al minimo, non fatta di illusioni, ma di lavoro, buona volontà, conoscenza e impegno.

Lasci perdere i poster, gli slogan e quant’altro e sposi, Pogliese, la cultura della responsabilità. Lasci perdere il resto e faccia soprattutto piazza pulita dei suoi “sogni” claudicanti, emancipandoci, così al tempo stesso, dai nostri incubi.

 

 

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]