Politica all’italiana, allarme, allarme antifascista? Bonanno Conti: “una messa privata scambiata per manifestazione pubblica”


Pubblicato il 04 Maggio 2016

Intervista all’esponente di Forza Nuova sull’ultimo “caso” che…

di marco pitrella

“Agitare lo spauracchio del fascismo per una cerimonia in chiesa – svoltasi il 28 aprile a Catania – in memoria dei defunti è veramente assurdo”, è stato l’incipit della conversazione con Giuseppe Bonanno Conti, dirigente di Forza Nuova, in questi giorni assurto agli “onori” della cronaca – come egli stesso racconta – “per via qualche giornalista che ancora non s’è qualificato e di nascosto ha fatto delle riprese, dal fondo della chiesa, a parte della cerimonia. Conclusa la messa, infatti, il giornalista ha ripreso il ricordo che ho fatto io personalmente al Duce d’Italia Benito Mussolini che, per chi se lo fosse dimenticato, è stato capo di stato per 23 anni dando lustro alla nostra patria grazie alle riforme sociali e nazionali che egli ha avviato. Inoltre ho ricordato i caduti della Repubblica Sociale Italiana e tutti i martiri fascisti che hanno dato la vita per un ideale”.

Eppure…

“Una messa, di per sé privata, è stata scambiata per manifestazione pubblica” – prosegue Bonanno Conti -; m’è stato notificato un avviso di garanzia per aver violato la legge Scelba che vieta l’apologia del disciolto partito fascista”.

Dall’antifascismo militante poi(ved. “il fascismo dell’antifascismo”, cit. Flaiano)

“Chi sta lanciando tutta questa campagna di indignazione antifascista, di denuncia, di esposti alla Procura della Repubblica, come i partigiani che a Catania non ci sono mai stati, s’indignino per quello che il loro compagno Renzi sta facendo all’Italia, piuttosto che indignarsi per delle persone che pregano per l’anima di qualche defunto”.

Quindi la solita retorica del… tanta indignazione per nulla…

“Non c’è nessuna apologia nel ricordo dei morti – sottolinea – anche una recente sentenza della Corte di Cassazione (marzo 2016 ndr) ha affermato che ricordare col rito del presente la memoria di defunti fascisti non costituisce reato”.

Lei ha detto “ripreso di nascosto”… quindi i giornalisti non erano autorizzati?                                           “No, il giornalista non era autorizzato. La chiesa all’ingresso ha un avviso in cui si vieta di fare riprese e fotografie” – e aggiunge – sicuramente intraprenderemo anche un’azione giudiziaria contro questi giornalisti che hanno rubato immagini senza alcuna autorizzazione da parte mia e propagandole per il web senza che sia stata firmata nessuna liberatoria da me o da altre persone presenti. Questi filmati girati per ragioni economiche e di protagonismo personale; nei loro articoli hanno infangato Mussolini scrivendo l’alleato di Hitler; voglio ricordare a questi paladini della democrazia antifascista che alleato di Hitler era Stalin, Mussolini lo fu successivamente” – e prosegue – io non sono organizzatore della messa, la messa viene celebrata a suffragio dei defunti fascisti come per qualsiasi altro defunto – spiega ancora il “forzanovista” – il prete che officia secondo me non poteva rifiutare; Mussolini fu battezzato, era cattolico ed è morto da cattolico”. 

Lei si considera un politico o un nostalgico?

“Sono un soldato politico, svolgo la mia militanza come funzione sociale, ritengo che la mia azione sia di difesa della patria e difesa di quei valori che non appartenendo ad alcun periodo storico sono immortali: identità nazionale e patria, la famiglia e la difesa della vita”. Forza Nuova non è assolutamente un movimento nostalgico tant’è che la nostra divisa è la camicia bianca, non facciamo più attività di neofascismo e, pur non rinnegando il passato, la nostra azione è protesa al futuro”.

Ogni episodio che in una certa misura ha a che fare col “ventennio” diventa motivo di scandalo in questo Paese. Perché?

“Probabilmente perché perdemmo la guerra e chi governa oggi è figlio di quella cultura che tende a demonizzare il ventennio che, piuttosto, compì delle opere sociali e architettoniche che hanno dato veramente lustro all’Italia…

Cosa pensa della violenza?

“La condanniamo, non la autorizziamo e molto spesso la subiamo. Non abbiamo mai fatto nessun atto di violenza; se la subiamo, reagiamo. Siamo per la pace e per portare avanti la nostra politica in maniera pacifica.”

Catania è stata una città tradizionalmente di destra… il saluto romano è stato sostituito dal “ciao ‘mpare?”

“Ciao ‘mpare non è il massimo, il saluto romano, che non l’ha inventato il fascismo, sarebbe stato un saluto appunto di altro lignaggio. Chi vuol usare il saluto romano con l’amico, l’ospite o il camerata non credo vada perseguito penalmente. A Catania il M.S.I. aveva una presenza forte, perché è stata una città che ha avuto uomini illustri; da Paolone ad Anfuso, che fu ambasciatore del fascismo a Berlino. Noi di Forza Nuova abbiamo difficoltà a definirci di destra; siamo un movimento nazionale, popolare e sociale e non abbiamo contatti con quell’area, tipo Forza Italia, che è molto borghese e molto conservatrice”.

 

Ps: se i giornalisti di “Meridionews” vogliono replicare siamo pronti a pubblicare le loro parole.

 

 

 


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